Visite oncologiche al Fazzi, Pagliaro: “Prenotazioni sospese almeno fino a settembre, difesa d’ufficio della Asl smentita dai pazienti”
Il polo oncologico dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce è nuovamente al centro delle polemiche. Tutto ha avuto inizio quando il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha denunciato una situazione inaccettabile. Sulla base delle testimonianze raccolte, sembra che per i pazienti oncologici a rischio recidiva sia impossibile programmare una visita di controllo prima di settembre. La Asl di Lecce ha prontamente respinto ogni accusa, rassicurando i pazienti sull’operatività del reparto e ribadendo che le visite oncologiche ed ematologiche del Fazzi non sono state in alcun modo sospese. Pagliaro ribadisce ora le precedenti affermazioni, precisando di non aver parlato di sospensione delle visite, bensì dell’impossibilità di prenotare controlli per l’intero periodo estivo.
“Anziché mettersi sulla difensiva e affrettarsi a smentirci, la Asl di Lecce si metta in ascolto dei pazienti come facciamo noi, e dia risposte al loro bisogno di assistenza – lo dichiara in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs.
“Veniamo ai fatti: abbiamo raccolto le testimonianze di pazienti oncologici operati di recente all’ospedale Vito Fazzi e seguiti nella stessa struttura per i controlli di follow up, che avrebbero dovuto sottoporsi a visite di controllo a fine giugno. Ma la prenotazione – continua – è stata annullata pochi giorni prima della visita e, al tentativo di una nuova prenotazione, la risposta è stata che le agende di prenotazione sono chiuse almeno fino a settembre. Di fronte a queste testimonianze, ho segnalato quest’emergenza.
La Asl sostiene che le visite oncologiche al Fazzi non sono state in alcun modo sospese. Noi diciamo altro: che le visite di controllo non sono prenotabili per l’intero periodo estivo – e lo confermiamo – quindi invitiamo l’azienda sanitaria ad attivarsi per ripristinare le agende di prenotazione, dando ai pazienti oncologici la possibilità di programmare ed effettuare i loro controlli a breve, con serenità. Per questi malati, più che per tutti gli altri, il tempo non è una variabile di poco conto. Da una diagnosi o da una terapia tardiva può dipendere la sopravvivenza – conclude Pagliaro.