Violenza sul personale sanitario: l’evento conclusivo del mese di sensibilizzazione a Taranto
Mercoledì 12 aprile, dal mattino fino alle ore 13,30, presso la Hall di accesso dell’ospedale SS. Annunziata, gli operatori della ASL di Taranto e il personale volontario delle Associazioni coinvolte parteciperanno all’evento conclusivo del mese di sensibilizzazione sulla violenza nei confronti del personale sanitario.
Domenica 12 marzo si è celebrata la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, istituita dal Ministero della Salute lo scorso anno per sensibilizzare sui fenomeni di violenza nei confronti degli operatori della sanità. Si tratta di un fenomeno che travalica i confini provinciali e che, dagli insulti alle minacce fino all’aggressione fisica, soprattutto da inizio pandemia coinvolge proprio coloro i quali sono in prima linea nel prestare assistenza. La direzione strategica Asl Taranto ha voluto aderire alla giornata di educazione e sensibilizzazione organizzando la presenza di banchetti informativi nella mattinata di domenica presso i presidi ospedalieri della ASL Taranto. Grazie alla presenza di personale sanitario (medici, infermieri), sociosanitario e dei rappresentanti delle associazioni di volontariato, questi spazi sono stati un’occasione di confronto e sensibilizzazione tra il personale e i pazienti con le loro famiglie, un momento per spiegare ai pazienti le dinamiche e il funzionamento dell’assistenza sanitaria e ascoltare le loro esigenze, in modo da aiutarsi vicendevolmente a comprendere ciò che nei momenti di emergenza può creare incomprensioni e scatenare atteggiamenti stizzosi o, peggio, violenti.
Secondo ricerche e indagini, infatti, le cause del fenomeno delle aggressioni contro il personale sanitario e socio-sanitario sono multifattoriali e includono carenza di personale, elevato carico di lavoro, tipologia di pazienti. I principali fattori di rischio sono gli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, le aspettative dei familiari e i lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza, che portano a danni fisici, ma anche disturbi psichici, negli operatori aggrediti. Per questo motivo è fondamentale la prevenzione, ovvero identificare i fattori di rischio per la sicurezza del personale e porre in essere le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune, ma anche incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi e facilitare il coordinamento con le forze dell’ordine o altri oggetti che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie per eliminare o attenuare la violenza nei servizi sanitari.
“Siamo vicini ai nostri operatori sanitari e socio-sanitari – ha affermato il direttore generale Gregorio Colacicco – e come Asl Taranto ci impegniamo quotidianamente per prevenire questi episodi, promuovendo l’ascolto e il confronto ma anche implementando le attività necessarie, e possibili per la nostra realtà, per tutelare i nostri lavoratori e le nostre lavoratrici che svolgono un lavoro prezioso e fondamentale”
“La Campagna di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari non cessa il 12 Aprile né da un punto di vista comunicativo né di impegno da profondere giornalmente verso i clienti-utenti del Servizio Sanitario Nazionale. È importante comprendere appieno il messaggio di ‘aiutare chi soccorre’ ma anche ‘aiutare tutti gli operatori sanitari’ che hanno anche il compito di prestare l’assistenza. Insomma, è arrivato il momento di premiare tutti gli operatori attenti a queste dinamiche e, di contralto, punire chi determina aggressioni a personale sanitario e socio sanitario” le parole del dr. Guido Cardella Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione con delega delle funzioni del Datore di Lavoro ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. n. 81/2008
“Oltre il 90 per cento degli operatori in sanità è stato vittima di violenza sul posto di lavoro. Oltre il 50% di questi casi riguardava violenza fisica. Ogni anno si contano 1200 aggressioni al personale sanitario, più di tre aggressioni al giorno e, nel 70% dei casi la vittima è donna. Un caso di infortunio su 10 ha come causa un’aggressione. Se mi offendi, se mi minacci, se mi insulti, se mi picchi mentre sto cercando di salvare delle vite non mi farai lavorare meglio. Al contrario. Mi impedirai di farlo. Aggredirmi non ti farà saltare la fila, non ti garantirà cure migliori, non cambierà una diagnosi dolorosa. Aggredirmi ti farà solo essere una persona peggiore. FERMATI! Io non sono un nemico. Lavoriamo per te, tu abbi cura di noi” le parole della dottoressa Maria Teresa Coppola presidente del Comitato Unico di Garanzia della Asl di Taranto che fa della sua voce uno slogan.
Il Comitato Consultivo Misto della Asl di Taranto ha condiviso e diffuso quanto sia importante il messaggio “rispetta chi soccorre “.
Il giorno 12 aprile dal mattino sino alle ore 13,30, infatti, il personale volontario delle Associazioni parteciperà all’evento conclusivo del mese di sensibilizzazione presso SS. Annunziata nella Hall di accesso al Presidio insieme agli operatori della ASL per dimostrare ancora una volta che il fenomeno non è in fase di regressione. A tal fine, il CCM metterà in campo tutte le disponibilità di azioni di intervento” comunica il dott. Giuseppe Stasolla Presidente del CCM della ASL di Taranto.
Tra le diverse iniziative messe in programma dalla ASL di Taranto ci sono la realizzazione di video informativi e campagne di comunicazione dedicate.
Fonte: Asl Taranto