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Violenza contro le donne: Questura e Asl Brindisi siglano protocollo d’intesa

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La Questura e la Asl Brindisi insieme contro la violenza sulle donne. Nella mattinata di oggi, mercoledì 5 aprile, è stato siglato il protocollo “Zeus – contrasto ai comportamenti persecutori e di violenza domestica” con la firma del questore, Annino Gargano e del commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni.

Il protocollo, che ha durata di due anni con possibilità di rinnovo, ha l’obiettivo di tutelare le donne vittime di violenza con misure finalizzate a modificare comportamenti persecutori e ridurre i casi di recidiva. Attraverso il protocollo i destinatari dei provvedimenti di ammonimento del questore seguiranno un programma di recupero con i professionisti del Centro di salute mentale della Asl Brindisi.

L’adesione al percorso è gratuita e volontaria: la persona ammonita deciderà se sottoporsi o meno al programma. Con cadenza trimestrale, il Centro di salute mentale comunicherà alla Questura i dati delle persone che non hanno aderito o che hanno deciso di interrompere il percorso.

Il Ministero dell’Interno – Dipartimento della PS – presta costante attenzione al potenziamento delle strategie di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne. In questo contesto è stata effettuata dal Servizio centrale anticrimine della Polizia di stato un’analisi di tipo “situazionale” per individuare possibili “fattori di rischio” o di “vulnerabilità”, che emergano dalle segnalazioni provenienti dal territorio, al fine di sviluppare operativamente ogni utile indicazione.

Ad oggi sono 63 le Questure che hanno già firmato, rinnovato precedenti accordi o avviato l’iter per la firma di protocolli con Centri specializzati per la presa in carico della persona ammonita. La percentuale di soggetti ammoniti che ha aderito al trattamento e che è, successivamente, risultata recidiva (denunciata per maltrattamenti in famiglia o atti persecutori) ha un andamento decrescente nel tempo.

“Il protocollo Zeus – ha dichiarato il questore di Brindisi Annino Gargano – è stato attivato su scala nazionale sin dal 2018, su impulso della Direzione centrale anticrimine. La prima provincia ad aderire è stata quella di Milano. Oggi tocca a Brindisi: vogliamo estendere a 360 gradi l’attività di prevenzione rivolgendo le nostre attenzioni non solo alle vittime, ma anche agli autori degli atti persecutori o della violenza domestica. Anche in provincia di Brindisi – ha continuato – registriamo numeri che, se non allarmanti, possiamo però definire significativi. In tali casi, quando non si è ancora nel campo delle responsabilità penali vere e proprie, la Questura interviene emettendo un provvedimento di ammonimento o di allontanamento dal domicilio”.

Il commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni, dopo aver espresso piena soddisfazione per la sigla del protocollo, ne ha sottolineato il carattere eminentemente pragmatico. “Questa intesa – ha detto – ha risvolti concreti. Ci consente di prendere in carico l’autore di violenze, minacce e atti persecutori, destinatario di ammonimento o allontanamento dal domicilio. Il soggetto viene segnalato al nostro Centro di salute mentale. A seconda dei casi può essere avviato, sempre previo consenso dell’interessato, a un percorso di cure psichiatriche oppure indirizzato verso il Servizio dipendenze patologiche – alcool, stupefacenti, gioco d’azzardo – se vengono riscontrate. In caso di disequilibri familiari si potrà inoltre far ricorso ai nostri consultori. Insomma, percorsi di recupero differenziati – ha continuato Gorgoni – per i quali però, e questo è importante, la nostra Asl fungerà da punto di accesso unico. E ancora: ogni trimestre effettueremo una relazione sulle attività svolte, in maniera da seguirne l’evoluzione. In questo modo la politica di prevenzione diventa sorveglianza assistenziale e sociale”.

La Asl Brindisi garantirà la riservatezza dei dati personali che saranno trattati secondo i principi di liceità, correttezza, trasparenza e rispetto del segreto istruttorio.

 

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