web analytics

Taranto, la denuncia di una madre: “Mio figlio non può accedere ai campi estivi perché autistico”

Una storia che non vorremmo mai raccontare. Riccardo, un bambino di 5 anni a cui è stato diagnosticato lo spettro autistico, è stato rifiutato da ben sette strutture private organizzatrici di campi estivi per bambini. La mancanza di personale adeguato, (presunte) normative che impedirebbero l’inclusione di bambini autistici, rette spropositate. Queste le scuse arrancate dagli organizzatori. A denunciare l’accaduto sua mamma Elisabetta attraverso un video su Facebook.

Inclusione non è una parola, inclusione è un modo di vivere, inclusione è un approccio che tutti noi dovremmo avere e che, evidentemente, ancora non abbiamo.

Quella che ha visto protagonista il piccolo Riccardo, è storia di discriminazione e isolamento sociale. Accendendo i riflettori sulla vicenda, noi di Puglia Sanità vogliamo sperare in un intervento concreto delle istituzioni locali e delle associazioni del territorio, affinché possano tendere una mano a Elisabetta e al suo bambino.

Ritengo che il compito di un giornalista non sia solo quello di raccontare, ma anche di indignarsi quando necessario. Riccardo è stato privato della bellezza del contatto umano e del diritto alla felicità di condividere giochi e tempo con i coetanei. È stato discriminato e rifiutato dalla comunità che invece avrebbe dovuto accoglierlo e proteggerlo. Infatti, i bambini autistici hanno diritto a vivere al meglio delle loro possibilità, come ogni altro bambino.

Nella consapevolezza che ogni chiusura si supera con la conoscenza, è doveroso continuare ad insegnare alle nuove generazioni che, proprio come affermato nei giorni scorsi dal Ministro Alessandra Locatelli, “siamo tutti Persone – solo Persone. Tutte diverse ma con gli stessi diritti”.

 

Articolo di Giulia De Nigris

 

La nostra redazione è a disposizione di tutti.

Garantiamo il diritto di replica.

 

About The Author