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Sistema Sanitario Pugliese: Paolo Pagliaro denuncia caos e inefficienze

Nel corso del Consiglio Regionale tenutosi ieri, il consigliere Paolo Pagliaro ha tracciato un quadro allarmante del Sistema Sanitario Regionale pugliese. La discussione verteva sulla proposta di modifica della legge 13/2019 sulle liste d’attesa in sanità, ma ciò che è emerso è stato uno scenario di disorganizzazione, incapacità gestionale e mancato rispetto delle direttive.
Pagliaro, avvalendosi dell’esperienza durante le sue visite ispettive nelle strutture sanitarie, ha ribadito quanto da lui costantemente denunciato: il sistema è nel caos, con inadempienze gravi che, sorprendentemente, non hanno conseguenze per nessuno, a partire dai direttori generali delle Asl. Questi ultimi dovrebbero decadere se non rispettano le circolari, come quelle sull’istituzione del centro unico di prenotazione regionale e sull’obbligo di agende dedicate per i malati oncologici.
Nel suo intervento, Pagliaro ha messo in luce il totale scollamento fra i vari settori sanitari nella regione, criticando aspramente l’atteggiamento dell’assessore Palese. Quest’ultimo, secondo Pagliaro, sembra minimizzare i problemi, affermando che le liste d’attesa sono una questione nazionale e non solo pugliese.
Nonostante le proposte concrete avanzate per ridurre le liste d’attesa, la politica ha nuovamente giocato la sua partita, bocciando la proposta di legge in discussione. Un’azione che, secondo Pagliaro, riflette la mancanza di volontà di agire e di tentare di migliorare i tempi di prenotazione per esami diagnostici e visite specialistiche, dove le attese possono protrarsi per mesi, se non anni.
Pagliaro ha sollevato il tema dell’accesso diseguale alle cure, evidenziando come, inaccettabilmente, solo chi può permetterselo finanziariamente riesce ad ottenere una cura tempestiva. Gli anziani, i poveri e le persone vulnerabili, invece, sono costretti a rinunciare alle cure, infatti dichiara “Perché per una colonscopia in esenzione ticket c’è da aspettare quasi due anni, mentre l’attesa si riduce ad una sola settimana se l’esame viene eseguito intramoenia, nella stessa struttura, pagando? È evidente che il sistema delle visite specialistiche intramoenia è sbagliato, se il diritto alle cure ha una corsia preferenziale in base alle possibilità economiche”.
Nonostante la proposta di legge non sia stata approvata, Pagliaro ha esortato i manager delle Asl e i vertici della sanità pubblica, incluso l’assessore Palese, a prendersi carico di una riorganizzazione del sistema sanitario regionale, non più rinviabile. Ha chiesto una revisione completa del sistema delle prenotazioni e dell’erogazione delle visite e delle prestazioni diagnostiche, sottolineando che non è accettabile far funzionare il sistema sanitario con criteri differenziati basati sulla capacità economica del paziente.
Dal governo regionale, Pagliaro ha dichiarato di attendersi risposte dettagliate sull’impiego dei 30 milioni aggiuntivi stanziati per ridurre le liste d’attesa e ha concluso chiedendo la revoca dei manager inefficaci. La sua critica pungente rappresenta un appello urgente affinché si affrontino le disfunzioni nel sistema sanitario pugliese e si ponga fine alle disparità nell’accesso alle cure.

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