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Sanità, Azione: Aumento tasse? No, grazie 

“Per mettere riparo alla grave crisi della sanità pugliese c’è chi pensa ad aumentare le tasse, agendo sull’addizionale IRPEF. No, grazie, contro l’eventualità di questa ipotesi ci batteremo come leoni. Secondo Emiliano i colpevoli dello sfascio in sanità sono, via via, i DG Asl, il personale sanitario, il governo nazionale, la commissione europea, la guerra, la pandemia e di questo passo andranno al patibolo pure i cittadini. Tutti colpevoli tranne i politici regionali. Sembra un film. Ma può mai essere? Dicono questo gli atti?”. Lo dichiarano in una nota il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, il Consigliere Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità di Azione Alessandro Nestola.

“Gli atti e i numeri raccontano, per esempio, il mancato controllo della Giunta regionale sull’esecuzione delle proprie direttive su farmaci e protesi, con spreco di oltre un miliardo. Così come è evidente il mancato raggiungimento dei più rilevanti obiettivi di contenimento della spesa da parte del soggetto aggregatore, InnovaPuglia, così come attestato dalla stessa Giunta regionale con diverse delibere, che ogni anno rimandano all’anno successivo il raggiungimento degli obiettivi, utilizzando giustificazioni – come la carenza di personale – che se fondate sarebbero addebitabili allo stesso Emiliano.
Insomma, una sequenza di direttive e indirizzi mai eseguiti, una carenza di controlli efficaci sulla spesa, un continuo insabbiamento dei fatti più problematici, anche quando essi sono vietati dalle leggi, come in materia di liste d’attesa, un’assenza di regia sui tempi di realizzazione dei lavori per edilizia sanitaria, una mancata programmazione di fondi già disponibili, pensiamo ai 270milioni della delibera CIPE 51 del 2019, e un’eclatante sottovalutazione degli obiettivi europei e nazionali sugli screnning oncologici, in quale occasione diventati addirittura il capro espiatorio di mille insufficienze.
Non si può andare avanti così e magari assistere a ogni forma di ostracismo politicista su proposte concrete, come le nostre, alcune delle quali sono diventate leggi della Regione, solo per fare dispetti politici senza altezza e senza durata.
Ecco perché l’ipotesi di un commissario, impegnato a titolo principale sugli argomenti dell’efficienza del servizio sanitario, senza alcun tormento o distrazione sulle cose minuscole del potere su cui Emiliano costringe da mesi il Consiglio regionale e la regione tutta.”

Fonte: Fabiano Amati

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