Regione: a disposizione 300 mila euro per il Test prenatale non invasivo. Le disposizioni della Giunta
Fra i provvedimenti della Giunta del 31 luglio, in merito al settore sanitario, sono stati approvati gli indirizzi operativi per il contributo al Test prenatale non invasivo (NIPT)”, con la ripartizione delle risorse alle ASL.
L’accesso allo strumento del Test prenatale non invasivo (NIPT), è introdotto per limitare i rischi afferenti all’utilizzo di sistemi di diagnosi più invasivi tra cui l’amniocentesi, in via sperimentale e quale contributo sociale, per sostenere e migliorare la qualità della gravidanza delle partorienti, in particolare di quelle con condizioni di rischio di salute per il nascituro, in termini sanitari e psicologici;
Le attività propedeutiche alla esecuzione del test dovranno essere effettuate presso le tre strutture di Diagnosi Prenatale, precisamente dalle U.O. di Ostetricia e Ginecologia di Lecce, “Di Venere” e “OO.RR” di Foggia, coordinate dalla UOC di Medicina Fetale della ASL BA in qualità di riferimento regionale.
Invece, l’esecuzione del Test DNA/NIPT dovrà essere centralizzata presso la U.O. di Genetica Medica dell’Ospedale “Di Venere” di Bari, da intendersi quale contributo sociale.
A disposizione ci sono 300 mila euro, ripartiti tra le Aziende Sanitarie Locali, sulla base dei parti registrati nel 2022.