“Questione di gender: accoglienza e consapevolezza nella pratica clinica”: in attesa del convegno a Lecce
“Ci siamo mai domandati quanto possa essere scomodo l’accesso ai servizi di salute pubblica per una persona che non si riconosce allo specchio, che prova dolore nel guardarsi e vorrebbe risultare invisibile agli occhi degli altri? Noi operatori sanitari riusciamo a fare un esercizio di empatia tale da immaginare cosa provi una donna lesbica nel sottoporsi a una visita ginecologica con pap test, a rispondere a un questionario anamnestico sulle proprie abitudini sessuali? Il sistema pubblico garantisce la necessaria privacy a un giovane minorenne con espressione di genere maschile che ha ancora il nome anagrafico declinato al femminile? E giusto chiamarlo per nome davanti a tutti in una sala d’attesa gremita?
Queste sono solo alcune delle infinite domande che i servizi sanitari del nostro territorio dovrebbero iniziare a porsi nell’offrire le proprie prestazioni alla popolazione. L’universo dei nostri assistiti ha una complessità e una variabilità di cui non teniamo abbastanza conto. La nostra formazione accademica non si è ancora adeguata e con essa i nostri ambulatori specialistici, i nostri reparti ospedalieri.
Secondo la definizione di salute dell’OMS che noi tutti operatori socio sanitari dovremmo ogni giorno tenere presente, la salute passa anche per le dimensioni psicologica e sociale, non solo quella biologica. Per questo motivo ci sembra giunto il momento di includere all’interno della medicina di genere di cui AIDM è promotrice da sempre, la medicina rivolta a tutti i generi presenti nello spettro delle possibilità, la promozione della consapevolezza tra gli operatori sanitari e tra la popolazione generale della varietà che i generi “incongruenti” rappresentano allo scopo di rivolgere miratamente gli interventi di salute a seconda delle necessità.
Per fare questo si rende necessaria formazione in termini di definizioni, competenze, capacità comunicative, saper accogliere e comprendere. La sfida è una medicina genere specifica, moderna e al passo con un mondo che cambia.”