Preoccupazione e sconcerto nella Fials: discriminazione dei dipendenti nell’ASL Brindisi
Il Segretario Generale della Fials, Giuseppe Carbone, solleva gravi preoccupazioni riguardo alle pratiche discriminatorie all’interno dell’ASL Brindisi, denunciando la Deliberazione n. 409 del 21/02/2024 che autorizza un trattamento differenziato per il personale.
La Deliberazione, che permette il comando in entrata di personale senza seguire procedure trasparenti, solleva questioni fondamentali riguardo alla parità di trattamento e alla tutela dei diritti dei lavoratori. Carbone esprime la necessità che l’ASL Brindisi operi nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni regionali, promuovendo un ambiente di lavoro etico e rispettoso.
L’ASL Brindisi è accusata dalla Fials di autorizzare arbitrariamente un comando in entrata di personale, mentre nega la stessa opportunità ad altri dipendenti. Questa pratica non solo viola i principi fondamentali della legalità, ma mette anche in discussione l’efficacia del piano assunzionale autorizzato dalla Regione Puglia.
Carbone insiste sul fatto che ogni forma di discriminazione è inaccettabile e va contro i valori etici e di equità che dovrebbero caratterizzare un ente pubblico. La tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle procedure sono essenziali per costruire un ambiente di lavoro sano e rispettoso.
Il Segretario Generale richiede l’immediata revoca della Deliberazione n. 409 e avvio delle procedure previste per rendere noti i posti vacanti attraverso mobilità e comando, nel rispetto della normativa vigente. Chiede inoltre all’ASL Brindisi di revocare i contratti di lavoro a tempo determinato sottoscritti illegittimamente.
Carbone invita la Regione Puglia a intervenire per verificare e correggere le irregolarità e chiede agli Organi Ispettivi di avviare un’attività ispettiva per valutare possibili forme di responsabilità erariale e disciplinare legate agli atti illegittimi.
In conclusione, il Segretario Generale ribadisce che la tutela dei diritti dei lavoratori è una priorità assoluta e che non può essere tollerata alcuna forma di discriminazione all’interno dell’ASL Brindisi.