Premio Covid-19, Perrini: “Le Asl devono erogare rapidamente le somme dovute al personale sanitario che ha rischiato la vita durante la pandemia”
La legge n.27/2020 aveva previsto un premio da destinare a coloro che avevano svolto un’attività sanitaria durante l’emergenza pandemica, sancito da un accordo tra sindacati e Regione Puglia. A distanza di tre anni non è stato ancora erogato alcun contributo e la Regione ha passato la “palla” alle Asl locali. La nota del Consigliere regionale Renato Perrini a margine dell’audizione all’Assessore Palese.
“La Regione Puglia dice di aver dotato le Asl pugliesi di specifiche somme vincolate alla erogazione del premio Covid-19 da destinare agli operatori sanitari impegnati della lotta al Coronavirus. In pratica la palla è passata dall’Ente alle Aziende sanitarie locali che, mi aspetto, siano celeri nel riconoscere quanto dovuto a chi ha messo a repentaglio la propria vita nelle fasi drammatiche della pandemia”. Lo afferma il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, a margine dell’audizione da lui richiesta all’Assessore Palese sul tema.
“Tale premio, suddiviso in quattro fasce, – sottolinea Perrini – era previsto dalla legge nazionale n. 27 del 24 aprile 2020, dedicato a tutti coloro che avevano svolto un’attività sanitaria in emergenza pandemica ed era sancito da un accordo fra i sindacati e la Regione Puglia. A tre anni dalla tragedia della pandemia, nel frattempo addirittura dichiarata finita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è decisamente auspicabile anche la chiusura definitiva di questa vicenda protrattasi oltre ogni limite di sopportazione”.
“Proseguirò a monitorare con attenzione le evoluzioni di questa storia affinché le Asl, adesso, eroghino rapidamente le somme che sono state stanziate dalla Regione Puglia per ristorare coloro i quali, nel frattempo, sono diventati eroi dimenticati”. Conclude il Consigliere regionale Renato Perrini.