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Polo Pediatrico del Salento, promesse disattese: Tria Corda scrive al Presidente Emiliano

Tria Corda Onlus scrive una lettera aperta al Presidente della Regione Puglia e al Direttore generale della Asl Lecce per esprimere tutta la propria delusione e il disappunto per le promesse non mantenute e gli impegni disattesi. Nel 2017 era stato siglato un Protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Asl di Lecce e Tria Corda Onlus per la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento, tuttavia, gli ultimi provvedimenti assunti dai vertici sanitari regionali appaiono del tutto incoerenti con la realizzazione stessa della struttura specialistica.

“Siamo stanchi di promesse non mantenute, di impegni disattesi e sconcertati dalle ultime notizie di stampa relative alla scomparsa del Dipartimento pediatrico e all’istituzione di 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile nell’Ospedale di Galatina”. Rabbia, stupore e amarezza: sono i sentimenti che accompagnano in queste ore Tria Corda, l’associazione che da undici lunghi anni è impegnata nella realizzazione del Polo Pediatrico del Salento.

I provvedimenti assunti nei giorni scorsi dai vertici sanitari regionali, infatti, appaiono assolutamente incoerenti con la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento nonostante le promesse formalizzate in un apposito Protocollo d’intesa siglato con la Regione Puglia. Di qui la scelta di Tria Corda di lanciare l’ennesimo appello formale al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e al Direttore generale della Asl Lecce Stefano Rossi per chiedere con forza di rivedere le ultime decisioni adottate, condividendo fattivamente la realizzazione del Polo Pediatrico del Salento.

“Gli ultimi tristissimi accadimenti riportati dalla stampa unitamente alle notizie di un nuovo piano di riordino che aumenta di 939 unità i posti letto negli ospedali regionali, senza prevedere alcun provvedimento a favore del Polo Pediatrico del Salento, ma anzi, prevedendo 12 posti letto di neuropsichiatria infantile a Galatina, (non si comprende con quale logica) ci impongono la richiesta di chiarimenti che abbiamo inviato all’Asl e alla Regione”. Spiega Antonio Aguglia, Presidente di Tria Corda, che aggiunge: “Il Presidente Emiliano a settembre del 2020 aveva firmato uni specifico impegno ad oggi ancora disatteso e purtroppo il dramma di molte famiglie salentine e pugliesi persiste e costringe a lunghi viaggi della speranza nella totale assenza del principio di equità di accesso alle cure, previsto costituzionalmente. Attendiamo quindi risposte precise e atti concreti che portino finalmente e definitivamente, a distanza di undici anni da quando è iniziato il nostro impegno, alla realizzazione del Polo pediatrico del Salento”.

Nel documento Tria Corda ripercorre quanto realizzato in tutti questi anni e sottoscritto dall’Associazione. In particolare, fa riferimento ai numerosi protocolli d’intesa firmati con l’Asl Lecce, ai tanti atti amministrativi adottati dalla Regione Puglia e dalla stessa Asl, funzionali alla realizzazione del Polo Pediatrico del Salento. Nell’atto si fa cenno soprattutto alla delibera n.275 del 6 ottobre 2022, adottata dal Commissario Straordinario dell’Asl Lecce, grazie alla quale viene indicato chiaramente che il Polo Pediatrico del Salento si farà e dovrà essere collocato al secondo piano del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce.

A destare notevoli perplessità invece il provvedimento con cui i vertici sanitari pugliesi abbiano di fatto “cancellato” il Dipartimento pediatrico e istituito 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile nell’Ospedale di Galatina. Di che fine abbia fatto l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della riconfigurazione funzionale e architettonica dell’area ubicata al secondo piano del “Vito Fazzi” per la realizzazione di un Polo Pediatrico del Salento. E ancora: che fine faranno  faranno gli 11 milioni di euro che la Regione Puglia ha dichiarato disponibili e prontamente utilizzati per l’avvio di un primo stralcio sul quadro economico complessivo? Questi alcuni degli interrogativi che restano sospesi in aria in attesa di una risposta immediata e convincente da parte di Regione Puglia e Asl Lecce.

“Non sappiamo nulla rispetto a questi aspetti cruciali della vicenda. – afferma il Presidente Aguglia– Ciò che leggiamo dalla stampa, invece, è che nello scorso mese di aprile la direzione generale dell’Asl ha inteso sforbiciare i dipartimenti aziendali, facendoli passare da 29 a 19, con la scomparsa del Dipartimento Pediatrico e con l’istituzione presso l’Ospedale di Galatina di 12 posti letto per la neuropsichiatria infantile”.

Un cambiamento di rotta improvviso e inspiegabile. Di qui l’invito al Presidente Emiliano e al Direttore Rossi di ritornare sui propri passi  adottando “tutti i provvedimenti idonei ed i comportamenti consequenziali finalizzati ad istituire nel Salento un Polo Pediatrico“, segnatamente collocando in un’area ben precisa del Presidio ospedaliero Vito Fazzi tutte le Unità operative con posti letto pediatrici e collegando gli stessi con i servizi di Pronto Soccorso, Terapia Intensiva, Diagnostica per immagini attraverso percorsi predefiniti e protetti. Nello specifico, si chiede di dare completa attuazione al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica già esistente, secondo cui il “Polo Pediatrico”, ubicato al secondo piano del Fazzi, dovrà essere composto da: Pediatria (20 posti letto), Oncoematologia Pediatrica (10 posti letto), Chirurgia Pediatrica (10 posti letto), Pronto soccorso Pediatrico, Unità di Terapia Intensiva Neonatale (10 posti letto), Unità di Terapia Intensiva Pediatrica (4 posti letto), Ambulatori specialistici, percorsi, Aree ludiche ed aule didattiche a servizio della Facoltà di Medicina.

C’è di più. Tria Corda chiede al direttore generale della Asl e al Presidente della Regione Puglia di “adottare provvedimenti e accordi con i più importanti Ospedali Pediatrici presenti sul territorio nazionale per organizzare un servizio di formazione del personale locale operante nelle Unità operative complesse del costituendo Polo Pediatrico del Salento e permettere alle famiglie di accedere a servizi qualificati di consultazione e visita sul territorio e successive terapie post-intervento”.

Infine, allo scopo di intervenire subito per ridurre la mobilità passiva e i conseguenti disagi per le famiglie, Tria Corda invita Rossi ed Emiliano a dar seguito ai concorsi per la copertura dei posti di dirigente medico, attualmente vacanti.

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