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Pneumologia, al Perrino i medici di famiglia in corsia per la formazione sulle malattie respiratorie

La Pneumologia dell’ospedale Perrino di Brindisi incontra il territorio con una serie di giornate di formazione mirate a fornire ai medici di medicina generale gli strumenti necessari alla corretta individuazione e gestione delle patologie dell’apparato respiratorio. Il progetto, coordinato da Eugenio Sabato, direttore della Pneumologia del Perrino, è stato avviato a settembre e si concluderà il 16 novembre. Il sabato, il reparto ospita tre medici di Medicina generale che affiancano i colleghi pneumologi ospedalieri nelle attività quotidiane.

Al termine delle pratiche di registrazione, i medici di Medicina generale partecipano al briefing con gli specialisti nel quale vengono discussi i casi dei pazienti presenti in reparto. Dopo aver fatto il punto della situazione, ci si sposta in corsia per il giro visite dove vengono valutati e visitati i pazienti ricoverati e scelte le migliori soluzioni in base alle patologie e alle condizioni di ognuno. Successivamente, i medici di Medicina generale effettuano esercitazioni in ambulatorio ed eseguono direttamente gli esami sotto la supervisione degli specialisti. Nello specifico, i medici sono impegnati nell’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria per esercitazioni su Spirometria, FeNO ed EGA; nell’ambulatorio di Ecografia toracica per l’esecuzione di esami ecografici utili alla valutazione, ad esempio, del versamento pleurico; nell’ambulatorio dei Disturbi respiratori nel sonno dove si refertano gli esami polisonnografici; nell’ambulatorio di Broncoscopia con la visualizzazione di esami broncoscopici.

“Abbiamo pensato – spiega Sabato – che questo tipo di attività possa essere utile ai medici di Medicina generale per conoscere un reparto di Pneumologia, prendere visione dell’offerta prestazionale del reparto stesso anche per poter correttamente richiedere eventuali esami inerenti le patologie respiratorie e infine acquisire le competenze necessarie alla corretta diagnosi delle patologie dell’apparato respiratorio. Il ruolo dei nostri pneumologi in questo progetto, quindi, è aiutare i colleghi del territorio a riconoscere e sospettare precocemente le eventuali patologie respiratorie dei pazienti che si presentano negli studi medici lamentando problemi respiratori di vario tipo. È importante che le due realtà, ospedale e territorio, non rimangano separate ma si integrino sempre nell’interesse dei pazienti”.

Maurizio De Nuccio, direttore generale della Asl, ha aggiunto che “siamo impegnati si diversi fronti per costruire quel ponte ospedale-territorio di cui tanto si sente la necessità: questi progetti servono a mettere i mattoni che rendono solido il legame tra le due realtà che devono essere in costante comunicazione biunivoca per meglio qualificare i servizi e l’offerta da erogare alla comunità”.

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