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PET ancora rotta: per i pazienti oncologici della provincia di Lecce l’odissea continua

Passano i mesi ma la situazione non solo rimane immutata, ma peggiora. Dopo la rottura della Pet dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e la sua sostituzione con una Pet mobile, a distanza di sette mesi, anche quest’ultima risulta rotta. Una faccenda che ha dell’incredibile se non fosse che in gioco c’è la salute dei tanti pazienti oncologici costretti a rivolgersi a strutture private sostenendo costi e viaggi fuori provincia per effettuare i controlli.

Da sette mesi ormai tantissimi pazienti oncologici della provincia di Lecce vivono una situazione divenuta paradossale e insostenibile. La PET-TC è uno degli esami più innovativi nel campo della diagnostica per immagini per la diagnosi precoce dei tumori e per il follow-up a seguito di terapie o per la ricerca di un tumore occulto in pazienti con metastasi documentate, in presenza di elevati livelli di marcatori tumorali nel caso in cui la radiologia tradizionale non abbia evidenziato segni di ripresa della malattia.

La rottura dell’unica macchina in grado di eseguire quest’esame al Fazzi ha fatto sì che tantissimi pazienti oncologici si dovessero spostare fuori provincia, nello specifico a Taranto e Brindisi. A giugno – dichiarano il Segretario Provinciale di Azione Paolo Greco e il responsabile del dipartimento regionale Salute Alessandro Nestola – dopo quasi sei mesi dalla rottura del macchinario, e dopo il referto tecnico che dichiarava la macchina del P.O. Vito Fazzi non riparabile, l’ASL Lecce sceglieva il noleggio di una PET mobile: un camion attrezzato, parcheggiato in area ospedaliera.

Una scelta che ci sembrava già priva di lungimiranza, sicuramente emergenziale e che non ci rassicurava.

Ormai da qualche settimana anche la PET mobile è rotta! I pazienti sono disorientati e spediti in giro per altre strutture fuori provincia oppure a pagamento. L’unico centro convenzionato ha ormai terminato il budget annuale.

La dura battaglia agli sprechi è la strada maestra da percorrere per poter investire e potenziare la diagnostica territoriale affinché la rottura di una macchina non blocchi il diritto alla salute e alle cure mediche.

Nel frattempo che qualcosa si attivi chiediamo a Palese di intervenire oggi stesso con una soluzione tampone proposta sin dall’inizio di questa storia di ordinaria inconcludente incuria.

Da mesi, infatti, Azione – la sola voce che si è espressa in questi lunghi mesi – chiede che si attivi una convenzione con il centro accreditato della provincia di Lecce dotato di macchina Pet-Tc, come già fatto in una situazione analoga dall’ASL Torino 5, che consiste in un accordo – convenzione basato sull’erogazione di servizi a prezzi convenienti per l’Azienda con una macchina di ultima generazione messa a disposizione del personale.

È una soluzione che crediamo possa essere almeno approfondita, sapendo che vi è una disponibilità di massima dell’operatore privato convenzionato, e garantirebbe l’efficienza della tecnologia, il confort di una struttura accogliente e professionale, la possibilità ai professionisti del Fazzi di poter proseguire nel loro lavoro e nell’assistenza ai pazienti, considerando che questa situazione straordinaria non sarà di brevissima durata. L’acquisto della nuova Pet-Tc del Fazzi, infatti, sarà un processo lungo che dovrà vedere anche interventi di ristrutturazione dell’edificio. La malattia purtroppo non aspetta, anzi ogni ritardo nella diagnosi precoce gioca a suo favore. E tutti abbiamo cura della salute dei nostri cittadini prima di ogni altra cosa. Noi lo facciamo non con slogan ma entrando nel merito della soluzione dei problemi!

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