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Pazienti affetti da psicosi: la Fondazione Onda fa chiarezza sulle Case di comunità

“Le Case di comunità possono essere una risorsa inclusiva e vicina al paziente ?”. Questo l’interrogativo dei pazienti affetti da psicosi e soprattutto dei loro familiari in difficoltà. La fondazione Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere) fa chiarezza in merito. 


Assolutamente sì, le Case di comunità sono una possibile risposta perché rappresentano un servizio a metà tra l’ambulatorio del medico di medicina generale e contesti prettamente psichiatrici.

Inoltre, la Casa di comunità rappresenta una struttura con numerosi professionisti della salute mentale in grado di riconoscere i sintomi iniziali.

Infine, rappresentano una struttura adatta a una prima accoglienza, accessibile per gli orari e la prossimità territoriale, più orientata all’ascolto e all’intercettazione del disagio.

Fonte: Fondazione Onda

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