Ospedale “Vito Fazzi”, Cuore e Mani aperte-Odv dona 22 televisori. Don Gianni Mattia: “La cura passa anche dal contrasto alla solitudine”
Si è tenuta ieri mattina, presso l’atrio di ingresso della Neurochirurgia del nuovo padiglione DEA del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce, la cerimonia di consegna di 22 televisori, compresivi di materiale per l’installazione, undici dei quali donati all’Unità Operativa di Neurochirurgia e i restanti all’Unità Operativa di Cardiochirurgia. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della mission dell’Associazione “Cuore e mani aperte-OdV”, presieduta dal cappellano del “Fazzi”, Don Gianni Mattia.
Alla cerimonia di consegna erano presenti il direttore sanitario del Fazzi, dottor Osvaldo Maiorano, la direttrice amministrativa, dottoressa Sonia Cioffi, i rappresentanti dell’Associazione, i dottori Melatini e Zaccaria, i coordinatori infermieristici di reparto, rispettivamente Valentino Rizzo per la Cardiochirurgia e Annamaria Brunetti per la Neurochirurgia, nonché parte del personale delle Unità operative interessate.
La donazione, che non si limita alla sola consegna dei televisori, ma si completa con l’installazione degli stessi nelle stanze di degenza, così che possano essere fruibili da subito, si inserisce nell’ambito della mission dell’Ente del Terzo Settore presieduto da Don Gianni Mattia. Infatti, l’Associazione, negli ultimi anni, ha sviluppato una sempre maggiore attenzione verso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri. Tra queste si possono annoverare numerose colorazioni – come quelle della risonanza e della Tac del Polo Oncologico di Lecce –, la donazione di 23 televisori alla Chirurgia Generale e Oncologica e di altre 15 alla Emodinamica e Cardiologia interventistica dello stesso DEA di Lecce.
“Alle volte le coincidenze sembrano indossare vesti che le ricoprono di significati non subito evidenti. Oggi, 11 luglio, consegniamo 11 TV al reparto di Neurochirurgia e altre 11 al reparto di Cardiochirurgia. E proprio oggi ricorre la Giornata mondiale della popolazione incentrata anche, tra le altre cose, sul riconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo. Indubbiamente tra i diritti fondamentali – dice Don Gianni Mattia – vi è il diritto alla salute e questo passa anche attraverso il diritto alla cura e per noi essa non è data solo da terapie, farmaci, bende, operazioni, ma da tutto ciò che può ricordarci che siamo vita. E come può una TV fare e offrire questo? Lo so sembra quasi una cosa frivola legata al consumismo eppure, a ben pensarci, la TV riempie assenze e silenzi dando a chi è solo volti, storie, suoni! La cura passa anche da questo, dal contrasto alla solitudine”.
La donazione ha raccolto il plauso dei dirigenti presenti.
“L’umanizzazione delle cure e dei luoghi di cura è una sfida fondamentale – ha commentato il Direttore della Neurochirurgia dottor Alessandro Melatini – e lo è ancora di più in un reparto ad alta intensità di cure come quello che ho l’onore di dirigere. Ringrazio l’Associazione Cuore e mani aperte, sempre attenta ai bisogni dei pazienti: sono certo che questi televisori contribuiranno a lenire le sofferenze, lo spaesamento e la solitudine che purtroppo può sopraggiungere durante il ricovero. Ogni tassello utile a favorire il benessere del paziente, ad avvicinarlo al ‘mondo fuori’ è segno di solidarietà e di grande umanità“.
“Credo di interpretare un sentimento di gratitudine diffuso tra i miei colleghi e tra tutti gli operatori del Vito Fazzi – ha aggiunto il Direttore della Cardiochirurgia dottor Salvatore Zaccaria – perché il gesto di Cuore e mani aperte è emblematico di un’attenzione profonda del mondo dell’associazionismo nei confronti di quello che accade qui, in ospedale. A incominciare dalla vita dei pazienti ricoverati, del loro stato d’animo, della qualità del tempo trascorso in reparto. Questo filo rosso significa generosità ma anche empatia e sensibilità per cui rivolgo un sentito grazie ai donatori invitandoli a continuare a starci accanto“.