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Ospedale di Gallipoli, Scigliuzzo: “È il momento di superare le carenze”

Al termine della stagione estiva, con tutte le sue emergenze e criticità, è tempo di bilancio per l’ospedale di Gallipoli. Giacinto Scigliuzzo, presidente dell’associazione “Sacro Cuore di Gesù”, lancia l’ennesimo appello per garantire la piena efficienza del presidio di primo livello.  

“È ormai indifferibile che il presidio sia messo nelle condizioni di svolgere appieno il ruolo di ospedale di primo livello che gli compete – dichiara Scigliuzzo – fino ad ora  l’impegno diffuso del personale, ha consentito di superare tutte le problematiche con risultati soddisfacenti, tanto da avere all’attivo un volume dl attività sanitaria che lo vede primeggiare, in provincia, alle spalle solo del Vito Fazzi di Lecce. Ora però, è il momento di imprimere un’accelerazione, superare le carenze e segnare una svolta”.

Una questione sollevata da Scigliuzzo è quella relativa al macchinario della risonanza magnetica, per la cui installazione sono stati identificati da tempo locali idonei e prossimi al pronto soccorso. “È una diagnostica sulla cui necessità ed efficacia è inutile soffermarsi, ma si continua a dovere trasferire in altri presidi, ad esempio a Tricase, con le note difficoltà dovute al pessimo collegamento viario, i pazienti che avrebbero invece bisogno d’indagini tempestive senza essere sottoposti a difficoltà aggiuntive – continua.

Da tempo, poi, in merito all’apparecchiatura per eseguire le tomografie assiali computerizzate, si parla dell’arrivo di un macchinario di ultima generazione. “Ma anche in questo caso – prosegue il presidente dell’associazione “Sacro Cuore di Gesù”  – gli anni trascorsi sono serviti solo a rendere sempre più obsoleta la Tac esistente”.

Infine, la camera iperbarica – conclude Scigliuzzo – si è purtroppo ripetitivi nel dire che si attende da lustri, che è stato predisposto l’ambiente, con il relativo impianto, che dovrebbe accogliere una seconda apparecchiatura. Malgrado la crescente consapevolezza delle molteplici applicazioni dell’ossigenoterapia, però, tutto è fermo anche su questo fronte”.

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