Numero Unico Emergenze 112, Pagliaro: “Dipendenti salentini sottoposti a condizioni di lavoro inaccettabili”
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani, solleva gravi preoccupazioni riguardo alla centralizzazione del servizio di emergenza 112 a Modugno, nei pressi di Bari, e alle condizioni lavorative dei dipendenti salentini.
A partire dal 16 aprile, tutte le telefonate agli attuali numeri di pronto intervento saranno convogliate verso il numero unico per le emergenze, il 112, il quale sarà gestito da 126 operatori della Centrale Unica di Risposta (CUR). Tuttavia, delle tre sedi previste a Modugno, Foggia e Campi Salentina, solo quella di Modugno è stata attivata.
Ciò significa che i 45 operatori della centrale di Campi Salentina, situata in provincia di Lecce, dovranno affrontare una trasferta di 150 chilometri per raggiungere la sede di Modugno. Inoltre, questi dipendenti non potranno utilizzare i propri mezzi di trasporto ma saranno costretti ad organizzarsi con i mezzi pubblici. Pagliaro sottolinea che l’amministrazione regionale dovrebbe provvedere all’organizzazione di trasporti e alloggi, ma invece tutto il peso ricade sulle spalle dei dipendenti salentini, i quali non ricevono alcun indennizzo.
Il consigliere regionale denuncia una decisione discriminatoria e vessatoria, fortemente centrata su Bari, e ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore Stea, oltre a richiedere un’audizione. Pagliaro evidenzia che da mesi i dipendenti e i loro sindacati hanno segnalato una serie di problematiche organizzative, personali e legali alla Regione e al Dipartimento Protezione Civile, ma non hanno ricevuto alcuna risposta.
L’avvio del servizio è stato caratterizzato da una totale mancanza di comunicazione e trasparenza, con i dipendenti di Campi Salentina che sono stati informati degli ordini di servizio e dei turni solo nella tarda serata del 13 aprile, a due giorni dall’inizio del servizio. Pagliaro sottolinea l’assenza di certezze sui tempi di attivazione della centrale di Campi Salentina, lasciando i dipendenti in una situazione di limbo insostenibile.
Il consigliere regionale fa appello affinché la Regione dia risposte immediate ai lavoratori salentini, penalizzati gravemente dalla centralizzazione del servizio a Modugno, il quale compromette la loro sicurezza e impone condizioni di lavoro inaccettabili e insostenibili.