Movimento Puglia Favorevole: Lionetti, “livello di natalità al minimo storico”
“Calo delle nascite in puglia. È emergenza sociale”. Covid, guerra, meno lavoro, aumento delle utenze, aumento della spesa, aumento dei mutui per comprare casa. Può una coppia pugliese far nascere un figlio in questo periodo incerto e difficile? La denuncia del Coordinatore regionale Movimento Puglia Favorevole, Gigi Lionetti.
Il tema della natalità oggi, rappresenta una vera e propria emergenza sociale. Nascono sempre meno bambini e questo significa impoverire il futuro di tutti e della nostra cara Puglia e del Italia. Nel 2023 in puglia sono nati circa 16.000 bambini in meno del 2022. Ci sono più morti che nati. Questa è un’emergenza senza attenuanti. Con 16000 bambini in meno all’anno nei prossimi dieci anni la Puglia sarà vissuta da gente anziana. Non solo non è una regione per giovani, la Puglia rischia anche di non essere più nemmeno una regione per bambini.
I dati della denatalità, resi noti dall’Istat, sono a dir poco inquietanti. Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi. Meno bambini ci saranno e più problemi nasceranno. Secondo alcuni studi sono anche diminuite le iscrizioni nelle scuole, vedi Bari città meno 4000 bambini iscritti. Noi ci chiediamo, cittadini Pugliesi, perché tutto questo? Perché non si fanno più figli?
Nella nostra regione ci sono molte coppie che hanno il desiderio di un figlio, hanno la voglia di creare una famiglia ma non riescono a realizzare i loro sogni perché afflitti da tanti problemi. La nostra regione sta diventando sempre più vecchia. Come nel resto dell’Italia, in Puglia nascono sempre meno bambini e le coppie che si sposano sono diminuite tantissimo. Molte convivenze ma senza figli. Nessuno vuole assumersi la responsabilità di crescere un figlio. Prima i figli si facevano con amore, invece adesso si fanno solo se ci sono soldi nella famiglia.
Tutto questo perché manca il lavoro, soprattutto quello stabile; Dopo la pandemia e per colpa della guerra, i costi giornalieri, le utenze, la spesa, i libri da comprare, l’abbigliamento, gli affitti e i mutui per comprare casa, sono aumentati di molto. La benzina è aumentata tantissimo e per andare a lavorare si spendono tanti soldi. Poi mancano tutti quei servizi sociali fondamentali per una famiglia, come gli asili (ormai sono tutti privati e costosi) l’assistenza alle famiglie da parte dei comuni, l’assistenza sanitaria a costo zero, manca anche, una cultura delle pari opportunità che permetta alle donne di diventare madri senza perdere il lavoro e i loro sogni professionali. Bisogna fare in modo che la maternità e il lavoro si conciliano senza creare problemi al lavoratore e all’azienda.
Secondo i dati ISTAT entro il 2040 ci saranno meno coppie con figli e più coppie senza figli. Una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con massimo un figlio, tre famiglie su cinque non avrà figli.
“Secondo il mio umile ma sincero parere, bisogna rivedere tutte quelle politiche familiari e sociali fatte dai nostri governanti. Dopo il Covid e la guerra in Ucraina, la vita nella nostra società è cambiata notevolmente. Il modo di pensare e di agire è cambiato. La nostra popolazione è cambiata, il modo di lavorare è cambiato. I problemi affrontati – dichiara il Coordinatore regionale Lionetti – dalle nostre famiglie oggi, sono diversi dai problemi che in passato le nostre famiglie hanno affrontato. Il calo delle nascite in Italia e soprattutto in Puglia rappresenta una vera e propria emergenza sociale”. “Questo problema non è immediatamente percepibile, come altri problemi che occupano la cronaca, e che ci fanno pensare ad altro, ma è molto importante e urgente. Va affrontato – sottolinea il Coordinatore regionale – immediatamente in maniera convinta e tutti insieme. In Puglia, oltre al calo delle nascite, per colpa del lavoro che manca, molti ragazzi sono costretti a trasferirsi in altre regioni/nazioni per realizzare i propri sogni. Se andiamo avanti così, la nostra regione sarà abitata sempre di più da persone anziane”.
“Chiedo – prosegue Lionetti – al nostro Governo italiano e al nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla Regione Puglia e a tutti i sindaci Pugliesi, più politiche familiari certe, sicure e immediate per favorire la natalità nella nostra regione. Il governo in questi giorni ha varato il primo Def chiamato Linea di credibilità e crescita. Dalla prossima legge di bilancio bisogna porsi, dice Giorgia Meloni, con concretezza il problema del calo demografico e delle nuove nascite, con misure adeguate. Noi di Puglia Favorevole, chiediamo che, questi fondi, siano stanziati immediatamente, con progetti importanti e da realizzare subito. Tutto questo per garantire alle famiglie Italiane e Pugliesi quella tranquillità e quella stabilità economica che serve a formare una famiglia”.
“In fine comunico che Puglia Favorevole, con tutti i suoi sostenitori, si farà promotrice di una campagna di sensibilizzazione sul “calo delle nascite”, vigilerà e controllerà questo problema e far sentire sempre di più la voce dei cittadini a chi ci governa. Puglia Favorevole è la vera voce dei cittadini”. Conclude Gigi Lionetti, Coordinatore regionale di Movimento Puglia Favorevole.