Ministero della Salute: le tematiche emerse nel convegno “Invecchiamento della popolazione e malattie disabilitanti”
Si è tenuto il 27 aprile 2023 il Convegno finale del progetto CCM-Azione centrale “Lavoro: politiche e interventi di prevenzione mirati e strategie di work life balance tra differenze di genere, reinserimento lavorativo e invecchiamento della popolazione”. Il convegno, finanziato nell’ambito del bando di programma CCM del 2019 in collaborazione con Inail, si è posto l’obiettivo di individuare strategie e strumenti di prevenzione utili soprattutto all’empowerment delle figure della prevenzione aziendale ed extra-aziendale. In modo particolare, ci si è concentrati su tematiche come l’invecchiamento della popolazione lavorativa e l’inserimento/reinserimento lavorativo di lavoratori con disabilità.
La tematica del Work life balance è stata oggetto di attenzione da parte del Parlamento europeo già dalla Risoluzione del 13 settembre 2016 sulla creazione di condizioni del mercato del lavoro favorevoli all’equilibrio tra vita privata e vita professionale, partendo dalla constatazione che “la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare deve essere garantita come un diritto fondamentale per tutti” giunge ad affermare che “… politiche di conciliazione ben progettate e attuate devono essere considerate come un miglioramento essenziale dell’ambiente di lavoro, in grado di creare buone condizioni lavorative e benessere a livello sociale e professionale.
Subito dopo l’inizio delle attività progettuali, la pandemia da Sars-CoV-2 ha rilevato un’importante criticità, quella della tutela delle “persone fragili” nel loro complesso e della tutela della salute e sicurezza sul lavoro dei “lavoratori fragili”, nei confronti del virus.
Da ciò deriva anche il richiamo della Strategia europea 2021 – 2027 a “valutare e affrontare i rischi con particolare riguardo ai gruppi più colpiti dalla pandemia, come le persone con disabilità”; è necessario dunque implementare le conoscenze in materia di Ssl anche in un’ottica di fragilità e disabilità, tenuto conto dell’impatto sul lavoro delle malattie cronico-degenerative.
Le malattie croniche non trasmissibili (Mcnt) – malattie cardiovascolari, tumori, patologie respiratorie croniche e diabete – costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità pubblica: sono, infatti, la prima causa di morbosità, invalidità e mortalità e, come riportato nel Piano Nazionale della Prevenzione (PNP): “il loro impatto provoca danni umani, sociali ed economici elevati, con una previsione di ulteriore incremento del peso sociale ed economico nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, con conseguente incremento del numero di soggetti con ridotta autonomia, scarsa inclusione sociale e minore partecipazione alla vita attiva”.
Il Convegno, oltre a rappresentare un momento di trasferimento di alcuni risultati del progetto, intende altresì favorire l’integrazione delle conoscenze sulle tematiche dell’Azione centrale CCM con obiettivi e risultati di progetti del bando Ricerche in collaborazione (Bric) finanziati dall’Inail.
Fonte: Ministero della Salute