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Lunghe liste d’attesa in Puglia: Gigi Leonetti denuncia fino a 180 giorni di attesa per una visita specialistica

Ottenere le prestazioni sanitarie nei tempi previsti dalle nostre leggi è un diritto obbligatorio.
I malati devono essere tutelati e accolti in tempi brevi nelle nostre strutture pubbliche ospedaliere. Il diritto alla salute è sancito dall’art.32 della Costituzione Italiana.

Basta con queste lunghe liste d’attesa che costringono i pazienti pugliesi a visite costosissime in strutture private.

Molti cittadini con patologie molto serie, (CHIAMATI PAZIENTI FRAGILI) evidenziano la loro grande preoccupazione perché non riescono a prenotare una visita in tempi brevi.

Secondo gli ultimi dati comunicati sui giornali e in tv, sono circa 350.000 i cittadini pugliesi in lista d’attesa per una visita specialistica ambulatoriale nelle nostre strutture pubbliche. Se poi vuoi pagare la visita, usando la modalità “INTRAMOENIA” (sempre nella struttura pubblica, stesso reparto, stessi macchinari, stessi dottori) i tempi si riducono notevolmente (massimo 7 / 15 giorni). Una vera presa in giro per noi cittadini e contribuenti pugliesi.

Bisogna capire e far capire a chi governa questa regione, che non tutti possono pagare, non tutti i pugliesi sono ricchi, soprattutto i pensionati e gli anziani che, con le loro basse pensioni, si vedono negare il diritto alle cure e alla salute.

Oggi questa situazione, detta emergenza sanitaria, sta spingendo molti malati a rivolgersi al privato e a spostarsi fuori dalla Puglia verso strutture sanitarie situate al Nord Italia (vedi Milano, Torino, Bergamo ecc.).

Questo fattore ha portato alcuni di loro sul lastrico o in alternativa ha portato alcuni malati a scegliere di rinunciare alla cura immediata, rischiando la vita, per via dei costi molto alti.

Ma si può accettare una situazione del genere nel 2023? Si parla tanto di civiltà, di buona società e di bene comune. Paghiamo le tanto costose tasse da una vita e non si riesce a prenotare una visita urgente perché ci sono prenotazioni per tutto il 2023.

La cosa che fa innervosire i cittadini pugliesi è la pubblicità (molto costosa) sulla “PREVENZIONE DEI MALI” e poi per prenotare una mammografia, bisogna aspettare un anno. Cose da pazzi….

E’ vergognoso che la nostra sanità non funzioni. Questa è una situazione non più tollerabile da noi Pugliesi.

Molti cittadini hanno patologie molto importanti (vedi il cancro) e devono avere la possibilità immediata di cure e interventi veloci per scongiurare la loro morte.

La regione Puglia in questi giorni ha stanziato decine di milioni di euro per le Asl pugliesi per risolvere questo problema. Ma questo intervento non basta. In questi giorni, stanno arrivando in Regione valanghe di richieste di rimborsi fatte da associazioni di categoria, sindacati e altri enti, per conto degli utenti pugliesi che hanno richiesto prestazioni sanitarie presso medici professionisti e strutture private.

La causa di questi rimborsi è l’impossibilità di effettuare le stesse visite mediche presso il Servizio Sanitario Nazionale. Tutto questo perché, i tempi di attesa presso gli ospedali, sono eccessivi.

Il ricorso per avere il rimborso della visita, si può fare perché, secondo la legge fatta sulle liste d’attesa, il medico di base o lo specialista, quando fanno la richiesta per una visita specialistica presso una struttura pubblica, devono sempre indicare un codice di priorità che corrisponde a un tempo massimo di attesa.

Se i tempi non vengono rispettati si ha il diritto di contestare e richiedere il rimborso. Soldi pubblici spesi due volte…

Per risolvere questo serio problema, noi del Movimento Puglia Favorevole, chiediamo al nostro governatore della Regione Puglia e all’Assessore alla Sanità, di snellire la burocrazia e trovare metodi alternativi ai metodi già in uso perché si sono rilevati un grande fallimento per la nostra Sanità pubblica. Aprire nuovi reparti, comprare macchinari attuali, efficienti e veloci, assumere più medici e infermieri per velocizzare le visite mediche. Rimettere in servizio tutti quei medici che, durante la pandemia, sono stati assunti e poi dopo licenziati. Voglio sottolineare che questi medici sanno già lavorare e non si perde tempo e denaro per fare corsi di formazione.

Questi soldi stanziati dalla Regione Puglia devono essere spesi in maniera mirata e costruttiva. I cittadini pugliesi vogliono aiuti immediati e vogliono sapere come vengono spesi i soldi pubblici. Sulla salute dei cittadini non si scherza…specialmente se ci sono i bambini e gli anziani che soffrono.

Gigi Leonetti.- Coordinatore Regionale Movimento Puglia Favorevole.

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