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Le 10 paure più frequenti nelle donne con Epilessia: la LICE risponde per fare chiarezza

  1. L’Epilessia o i farmaci per l’Epilessia possono causare irregolarità del ciclo mestruale?

Le irregolarità mestruali potrebbero essere in parte associate ad una maggiore frequenza della sindrome dell‘ovaio policistico nelle donne con Epilessia in trattamento, anche se non confermata da tutti gli studi.

  1. L’Epilessia e i farmaci anticrisi interferiscono con la vita sessuale?

Le Persone con Epilessia riportano disturbi della sfera sessuale con maggiore frequenza. Alcuni farmaci che interferiscono con gli ormoni sessuali sono stati implicati nel determinare una vita sessuale meno soddisfacente negli uomini e nelle donne. E’ inoltre possibile che farmaci con un effetto più “sedativo” sul sistema nervoso centrale riducano il desiderio.

  1. L’Epilessia influenza la fertilità?

Alcuni studi hanno mostrato che donne e uomini con Epilessia diventano genitori meno frequentemente. Possono essere implicati una lieve riduzione della fertilità, dovuta a un effetto diretto delle crisi o dei farmaci anticrisi sugli ormoni riproduttivi, e fattori psicologici e sociali. Inoltre, ci sono delle importanti differenze legate al tipo di Epilessia e agli eventuali disturbi associati che possono condizionare l’intenzione di diventare genitori.

  1. E’ possibile usare un contraccettivo ormonale?

I contraccettivi combinati (estroprogestinici) interagiscono con alcuni farmaci. Questo determina una riduzione della efficacia contraccettiva. Ciò vale non solo per la “pillola”, ma anche per le forme in cerotto ed anello vaginale.

  1. L’Epilessia è geneticamente trasmissibile?

L’Epilessia rarissimamente è geneticamente determinata e trasmissibile ai propri figli.

  1. I farmaci anticrisi possono causare malformazioni al feto?

I farmaci possono essere teratogeni, quindi indurre delle malformazioni. Una gravidanza è possibile ma deve essere programmata. Nei 3-4 mesi prima dell’inizio di ogni gravidanza va assunto l’acido folico che è un neuroprotettore ed è importante scegliere farmaci adeguati per poter avere una gravidanza in cui i rischi sono più o meno pari a quelli di donne che non soffrono di Epilessia. Bisogna sempre rivolgersi al proprio epilettologo o nei principali centri per l’Epilessia e gravidanza.

  1. In menopausa o in gravidanza, si modificherà l’andamento delle crisi?

Gli effetti della menopausa e della gravidanza sulle crisi non sono sempre prevedibili e queste possono aumentare, ridursi o restare invariate. Le donne che hanno sempre avuto una tendenza ad avere crisi nel periodo mestruale possono avere un aumento delle crisi nella fase subito precedente la menopausa, per poi sperimentare, solitamente una riduzione dopo che la menopausa si è definitivamente instaurata.

  1. E’ possibile assumere una terapia ormonale sostitutiva o ci sono controindicazioni?

Non ci sono controindicazioni assolute alla terapia ormonale sostitutiva, tuttavia è bene tenere in considerazione che è stato segnalato come questa possa essere associata ad un peggioramento delle crisi in alcune circostanze e, soprattutto, in alcune formulazioni ad alte dosi.

  1. C’è un maggior rischio di osteoporosi a causa della malattia o dei farmaci anticrisi?

Il rischio di osteoporosi è aumentato di 2-3 volte nelle persone con Epilessia, in relazione all’uso di alcuni farmaci.

  1. Ci sono raccomandazioni particolari per la salute ossea nelle persone con Epilessia?

In linea generale le raccomandazioni sono quelle che valgono per tutta la popolazione: una dieta equilibrata ricca di calcio e vitamina D, il mantenimento del peso forma, una regolare attività fisica, possibilmente all’aria aperta, evitare alcool e fumo.

 

Con oltre 50 milioni di persone colpite nel mondo, l’Epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’Epilessia come una malattia sociale. Si stima che nei Paesi industrializzati interessi circa 1 persona su 100: in Italia soffrono di Epilessia circa 600.000 persone, ben 6 milioni in Europa. Nei Paesi a reddito elevato l’incidenza dell’Epilessia presenta due picchi, rispettivamente nel primo anno di vita e dopo i 75 anni: in Italia si calcola che ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni.

Fonte: Fondazione Epilessia LICE

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