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Lanciato il progetto PNRR D34Health: “gemelli digitali” e “gemelli biologici” nella cura di cinque patologie

Prende il via il progetto D34Health, finanziato grazie al Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR e coordinato dall’Università di Roma-La Sapienza.

È stato lanciato ufficialmente in questi giorni a Roma “Digital Driven Diagnostics, prognostics, and therapeutics for sustainable Health care -D34Health”, un importante progetto di ricerca finanziato grazie al Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, destinato a iniziative di ricerca per tecnologie e traiettorie innovative in ambito sanitario e assistenziale.

Il progetto proposto dall’Università di Roma – La Sapienza e coordinato dalla Fondazione D34Health per sviluppare nuove soluzioni per diagnosi, monitoraggio e terapia di cinque patologie di riferimento: tumore del colon, tumori del fegato e del dotto biliare, tumore del sistema nervoso centrale, diabete di tipo uno e sclerosi multipla. Attraverso un approccio di data mining, i ricercatori svilupperanno modelli digitali e biologici per lo studio delle patologie, ovvero “gemelli digitali” dei pazienti e “gemelli biologici” di organi o tessuti. “Gemelli” perché saranno creati con caratteristiche il più possibile sovrapponibili a quelle dei pazienti, per essere utilizzati in test di ampia gamma che forniranno risultati affidabili senza il ricorso alla sperimentazione animale. Tali modelli saranno sviluppati partendo dalla raccolta dei dati sanitari da un ampio numero di casi e da diversi ospedali, che verranno quindi analizzati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale e integrati con dati raccolti attraverso tecnologie innovative come dispositivi indossabili, sensori e organ-on-chip.

Il progetto è basato sulla cooperazione e integrazione delle competenze di diversi attori pubblici e privati. La Fondazione nata per coordinarlo è infatti composta da 28 partner tra università pubbliche e private, istituti di ricerca e imprese, e svolge attività di potenziamento della ricerca sulle tecnologie digitali in ambito sanitario, attraverso un sofisticato processo di data mining, al fine di migliorare diagnosi, monitoraggio e cure.

Il Politecnico di Torino – grazie al lavoro del professor Fabrizio Candido Pirri del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT, responsabile scientifico del progetto per l’Ateneo – è membro fondatore dell’Hub che coordina il progetto e svilupperà, insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, all’Ospedale San Raffaele, all’Università di Torino, al IRCCS di Candiolo e a numerose aziende, coordinando lo Spoke numero 4 del progetto, “Modelli biologici e bioingegnerizzati in vitro”. Il Politecnico contribuirà alla creazione di “Tecnologie indossabili, sensori e biomarcatori” per i modelli biologici, mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche e tecnologiche per lo sviluppo, la sperimentazione e la validazione dei modelli biologici.

“La partecipazione al progetto D34HEALTH e la coordinazione dello Spoke dedicato alla messa a punto dei modelli in vitro di patologie oncologie e metaboliche costituisce una grande opportunità e riconoscimento per un folto numero di ricercatori dell’Ateneo” commenta il professor Fabrizio Pirri, responsabile del progetto per il Politecnico di Torino.  

“La partecipazione a questo progetto – aggiunge il professor Alessandro Vercelli, responsabile scientifico del progetto per l’Università di Torino – permetterà di aprire nuove strade per la medicina di precisione e di mettere a sistema diverse attività già presenti nell’Ateneo”.

Il budget totale del progetto D34Health è pari a 126,5 milioni di euro, di cui il Politecnico di Torino avrà a disposizione 15,87 milioni di euro e l’Università di Torino 4,3 milioni di euro.

 

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