“La testa nel pallone”, la pratica sportiva come strumento per affrontare il disagio psichico
Ritorna “La testa nel pallone”, il torneo organizzato dall’ACSI (Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero) e dal Dipartimento di salute mentale (DSM) dell’Asl di Lecce, giunto alla sua 14esima edizione. L’evento si svolgerà presso Lido Marini (Ugento) dal 28 maggio al 3 giungo.
Gli operatori del DSM, dell’ACSI e i volontari delle Associazioni Famiglie utenti psichiatrici, con numerose realtà associative provenienti da diverse città d’Italia e d’Europa e impegnate nella riabilitazione psicosociale, si incontrano in un evento sportivo all’insegna dell’inclusione e della lotta allo stigma del disagio mentale. Insieme alle storiche squadre e alle nuove che vi parteciperanno, si riparte il 28 Maggio a Lido Marini (Marina di Ugento) con un fitto calendario fino all’ultimo giorno, il 3 giugno.
Le giornate sportive si concluderanno con la partecipazione del Dott. Santo Rullo e di Mister Zanchini, resi noti dal film Premio David di Donatello e nella serie tv “Crazy for Football”, che accompagneranno i ragazzi della Nazionale in un incontro con una rappresentanza delle squadre partecipanti al torneo.
Il progetto “La testa nel Pallone” pone al centro la pratica sportiva come strumento per affrontare il disagio psichico e propone ai partecipanti la possibilità di rendersi protagonisti di una grande festa di sport, occasione di integrazione e socializzazione. Il progetto permette al contempo il potenziamento o il recupero delle capacità fisiche, valorizzando le risorse dei soggetti socialmente deboli, andando oltre quindi il lavoro “terapeutico” clinico.
Obiettivo non secondario del progetto è quello di sensibilizzare il contesto sociale sul tema del disagio mentale, dando la possibilità, a persone altrimenti escluse dai normali circuiti sociali, di praticare uno sport.
Il progetto è un esempio di promozione della salute mentale globale, che coniuga sport, destigmatizzazione e costruzione di reti internazionali attraverso lo scambio di modelli culturali, utilizzando un linguaggio universale come il calcio che, attraverso esperienze diverse, accomuna culture diverse e consente loro di incontrarsi.