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La Puglia delle culle vuote: natalità ai minimi storici secondo rapporto Istat

Nel 2022 i nati sono scesi, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto la soglia delle 400mila unità, attestandosi a 393mila. Questa diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. In realtà, tra le cause pesano tanto il calo dimensionale quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (ISTAT). Si assiste, inoltre, a una riduzione delle differenze tra Nord e Mezzogiorno.

In altre parole, il Sud ha smesso di essere il bacino demografico dell’Italia e la Puglia non fa eccezione. I dati Istat relativi alle nuove nascite, pubblicati il 7 aprile 2023, evidenziano in tutto il Paese un calo di natalità significativo: per la prima volta dall’Unità d’Italia i nuovi nati in Italia sono sotto le 400mila unità, in particolare 392.598: si tratta di quasi 8mila nuovi nati in meno rispetto al 2021 e di 27.500 nascite in meno in confronto al 2019.

La Puglia è in linea con questo trend negativo: le nascite nella regione nel 2022 sono state 26.260, 161 in meno in confronto al 2021e circa 1.300 in meno rispetto al 2019 (quando erano state 27.586). In un rapporto decennale, la Puglia perde oltre 8.000 nati all’anno: erano 34.852 nel 2021. Il calo diventa addirittura di 14mila unità in confronti a vent’anni fa: 40.145 le nascite nel 2002.

Facendo la media tra tutti i Comuni pugliesi, il calo si evidenzia soprattutto nelle province di Taranto (-118 nati in confronto al 2021), Bat (-141) e Foggia (-6). In lieve controtendenza le altre province (Bari +50, Lecce +7, Brindisi +87). Il tasso di natalità in Puglia è di 6,7 nuovi nati ogni 1.000 abitanti, più basso rispetto al 2019, quando era di 7 ogni 1.000.

Se, poi, a livello nazionale il numero di figli per donna è dell’1,24, nella nostra regione la media si attesta all’1,22.

Per consultare il rapporto ISTAT completo, cliccare qui.

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