La mini-proroga del Payback 2015-2018: Confindustria Dispositivi Medici chiede un passo decisivo
Nel delicato scenario economico e normativo che ha caratterizzato gli ultimi tempi, la recente mini-proroga del payback 2015-2018 rappresenta un segnale di apertura da parte del Governo, ma Confindustria Dispositivi Medici solleva la questione della necessità di un’azione decisiva e definitiva. L’emendamento al DL Proroghe, approvato ieri in aula al Senato, sposta la scadenza al 30 novembre, alleviando temporaneamente la pressione sulle imprese del settore. Tuttavia, l’appello per la cancellazione di questa norma iniqua e la ricerca di una governance efficace e non punitiva per le imprese rimangono al centro del dibattito.
Il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti, ha accolto con apprezzamento la presa in carico del problema del payback dei dispositivi medici da parte del Governo. La mini-proroga rappresenta un passo avanti, ma la richiesta dell’associazione è chiara: un’azione definitiva che vada oltre il temporaneo sollievo. Con un debito complessivo di un miliardo di euro sulle spalle delle aziende, l’urgenza di una soluzione definitiva si fa sempre più impellente.
“Rinnoviamo l’apprezzamento al Governo per aver preso in carico il problema del payback dei dispositivi medici – dichiara Boggetti – constatiamo tuttavia che si tratta di un mini-proroga in attesa di un’azione definitiva, che ne preveda la cancellazione.”
Il clima di incertezza persistente sta minando le fondamenta delle imprese del settore, costringendole a decisioni forzate, tra cui la riduzione dei posti di lavoro e il rischio di carenza di prodotti. La richiesta di Confindustria Dispositivi Medici non è solo quella di un allungamento dei termini, ma di un impegno politico per la risoluzione definitiva di una questione che ha impatti significativi sull’industria e sulla fornitura di dispositivi medici essenziali.
“Ci auguriamo che il Governo colga l’occasione di concludere questa vicenda prima che il Tar si esprima, prendendo politicamente in carico la soluzione al payback,” sottolinea Boggetti. Il rinvio temporaneo, infatti, potrebbe essere solo un sospiro di sollievo momentaneo, ma non risolve la questione alla radice.
Confindustria Dispositivi Medici sta attivamente collaborando con gli stakeholder del settore per presentare proposte concrete di governance dei dispositivi medici. La prossima settimana, al Forum Risk Management di Arezzo, l’associazione presenterà soluzioni mirate a dimostrare che esiste un modo per gestire la spesa dei dispositivi medici senza ricorrere al payback, conciliando gli interessi delle imprese con la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
In conclusione, la strada verso una governance efficace e sostenibile per il settore dei dispositivi medici è ancora lunga, ma Confindustria Dispositivi Medici invita il Governo a compiere il passo decisivo necessario per garantire un futuro stabile e prospero per le imprese e per la salute pubblica.