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La “Culla per la vita”, cos’è e come funziona

La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita. La culla è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h 24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino.

Il primo progetto nazionale per l’istallazione di queste strutture in ospedali dislocati in tutta Italia ) la Culla per la vita è composta da sensori ed costantemente video-sorvegliata da una controllo remoto tramite una telecamera che verifica la presenza di un neonato. Una volta giunti davanti all’accesso esterno della struttura, sono presenti una tapparella automatica termo-isolata, un citofono di comunicazione collegato con il reparto di Terapia Intensiva Neonatale ed un pulsante di comando per avviare l’apertura della tapparella e, quindi, della culla, dove sarà possibile deporre il neonato. Una volta lasciato il bambino, la tapparella si chiude automaticamente mettendolo al sicuro.

Un allarme acustico avvisa tempestivamente il personale medico che si reca sul posto per trasferire con l’apposita incubatrice da trasporto, il neonato presso il reparto di terapia intensiva o neonatologia, per accertamenti e cure del caso, ricoverato seguendo la procedura adottata per il neonato non riconosciuto e avviato il procedimento di adozione.

La culla vuole essere uno strumento di aiuto, solidarietà e vicinanza alle madri in difficoltà che arrivano alla scelta estrema di abbandonare il proprio bambino nella speranza che si possano evitare gesti disperati e salvare le vite umane più deboli e indifese, i neonati.

 

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