Insostenibile situazione per le Piccole e Medie Imprese della sanità a causa del payback
“Abbiamo inviato richiesta urgente di audizione alla Presidente Meloni, al Ministro Giorgetti e al Presidente della Conferenza Stato Regioni Fedriga perché la situazione sta degenerando con le imprese che brancolano nel buio, in quanto non hanno più una prospettiva di lavoro e di investimenti ma sono sempre più disorientate”. Grazia Guida, Presidente AFORP è molto preoccupata per la mancata attenzione da parte delle istituzioni sulla criticità del payback. La mancata approvazione della proroga da parte del Governo Meloni ha generato viva preoccupazione tra le Piccole e Medie Imprese del comparto sanità. Il comparto che avrebbe avuto bisogno di maggiore efficienza ed efficacia con provvedimenti distensivi, si ritrova con la forte criticità che sta investendo non solo la stabilità economica delle imprese, ma apre un contenzioso con le Regioni e lo Stato che produrrà conflitti istituzionali.
Una situazione complessa appesantita dagli oltre 1.800 ricorsi legali che sono stati presentati dalle imprese italiane per difendere i livelli occupazionali, il know-how di anni di lavoro conquistato sul campo, gli investimenti programmati, la libertà d’impresa, per la tutela del nostro comparto e di altre 4mila aziende micro, piccole e medie imprese, che potrebbero trovarsi nella condizione di richiesta di compensazione.
“Da sempre abbiamo creduto che la dialettica istituzionale sia la strada maestra sulla quale sviluppare – ha asserito Grazia Guida – la democrazia con i suoi valori più veri e autentici e con le articolazioni della sua rappresentanza dei corpi intermedi, la nostra associazione che è la più antica d’Italia insieme ad altre associazioni chiede l’apertura di un Tavolo di crisi. Non abbiamo mai smesso di operare, non abbiamo mai smesso di preoccuparci, sentiamo il peso delle aziende consapevoli delle criticità, ci appelliamo alle Istituzioni dello Stato affinché si possa aprire un dialogo istituzionale nella responsabilità di tutti”.
La richiesta di incontro rivolta ai rappresentanti istituzionali è stata anche sottoscritta e condivisa da associazioni di categoria di altre regioni: AFORM Marche, ASFO Emilia-Romagna, Sardegna, Umbria.