Il nuovo prototipo di simulatore aortico in 3D per accesso endovascolare di Bio3DModel : “un progetto unico al mondo e 100% Made in Italy”
Bio3DModel, azienda del gruppo SolidWorld, ha sviluppato un nuovo prototipo di simulatore aortico per accesso endovascolare, completamente in 3D. Si tratta di uno strumento in grado di replicare in modo fedele le strutture dell’aorta e delle patologie di un paziente, partendo dalle immagini diagnostiche come TAC e RM. È un progetto di stampa 3D biomedicale unico al mondo e 100% Made in Italy, realizzato nel polo tecnologico di Barberino Tavarnelle (FI) con i più avanzati sistemi di stampa 3D medicale.
Tramite tecnologia additiva, il simulatore crea una fedele riproduzione della struttura vascolare dall’aorta alle arterie femorali. A partire dalle immagini diagnostiche, il software elabora le informazioni e le trasmette alla stampante 3D modello Stratasys J750 Digital Anatomy, la quale stampa una copia perfetta delle strutture vascolari utilizzando resine fotosensibili specifiche per il settore biomedicale.
Il simulatore può essere utilizzato per effettuare training chirurgico: il chirurgo inserisce una guida entrando nelle arterie dall’area della coscia per risalire fino al punto dell’intervento, dove sarà posizionato lo stent o rilasciati materiali embolizzanti. Lo scopo è ripristinare la normale circolazione sanguigna dell’arteria.
Il simulatore aortico è stato sviluppato da Bio3DModel in collaborazione con il Dr. Emiliano Chisci, dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze. Un progetto che vede anche la partecipazione del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano e del Dr. Francesco Cavaliere. “Si tratta di un progetto davvero innovativo, che pur essendo all’inizio sta già dando riscontri e risultati davvero soddisfacenti. Per un medico, poter avere un simulatore realistico da un punto di vista sia morfologico che biomeccanico è essenziale. Grazie alla costante collaborazione con Bio3DModel e le sue tecnologie di stampa 3D medicale, già il primo prototipo è stato un grande passo in avanti, rispetto agli strumenti utilizzati in passato per il trattamento dello stesso genere di patologia”, commenta il Dr. Chisci
“Si tratta di un progetto unico al mondo e 100% Made in Italy. La collaborazione tra stampa 3D e mondo medico è sempre più stretta e consente di arrivare a dei risultati straordinari in particolare nel campo della ricerca e della sperimentazione. In questo caso, questa nuova tecnologia consente di fornire nuovi strumenti anche per la formazione di nuovi chirurghi nel trattamento di una patologia purtroppo grave e diffusa come l’aneurisma cardiovascolare”, il pensiero di Roberto Rizzo, presidente di SolidWorld Group
Fonte: Tecnica Ospedaliera per BIO3DModel