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Giornata mondiale dell’ Alzheimer 2023: “non è mai troppo presto, non è mai troppo tardi”

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“Non è mai troppo presto, non è mai troppo tardi” è lo slogan di quest’anno del mese e della giornata mondiale dell’Alzheimer (21 settembre), istituita nel 1994 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che punta a strategie nazionali di prevenzione, con l’individuazione dei fattori di rischio e la loro riduzione, la diagnosi precoce e la presa in carico.

Nel mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 55 milioni di persone convivono con la demenza, una delle principali cause di disabilità e non autosufficienza tra le persone anziane. Un dato, che cresce su base giornaliera, con previsioni che raggiungono i 78 milioni entro il 2030. L’OMS stima che la malattia di Alzheimer e le altre demenze rappresentano la settima causa di morte nel mondo.

In Italia, secondo stime dell’Osservatorio demenze dell’Istituto Superiore di Sanità, circa 1.100.000 persone soffrono di demenza (di cui il 50-60% sono malati di Alzheimer, circa 600mila persone) e circa 900.000 con disturbo neurocognitivo minore (Mild Cognitive Impairment). Inoltre, sono circa tre milioni le persone direttamente o indirettamente coinvolte.

Attività nazionali

In Italia, l’istituzione e l’avvio delle attività previste dal Fondo per l’Alzheimer  e Demenze  nel 2022 è stata l’azione di maggior rilievo degli ultimi anni sul tema delle demenze in termini di sanità pubblica e ha reso possibile realizzare interventi concreti rivolti alle persone con demenze e a famigliari e caregiver.

Il Fondo ha stanziato 14 milioni e 100.000 euro per le Regioni e le Province Autonome (PA) e 900.000 euro per l’Istituto Superiore di Sanità per l’esecuzione di una serie di attività progettuali orientate al perseguimento degli obiettivi del Piano Nazionale delle Demenze (PND) da realizzare nel triennio 2021-2023.

I Piani triennali elaborati da Regioni e Province autonome, in accordo con le indicazioni previste nel decreto sul Fondo, costituiscono un patrimonio culturale di possibili interventi di prevenzione, diagnosi e trattamento per il miglioramento della presa in carico delle persone con demenze da diffondere e condividere sul territorio nazionale.

Attività internazionali

Il tema delle demenze è stato recentemente al centro del dibattito internazionale durante l’ultimo G7 tenutosi il 13 e 14 maggio 2023 a Nagasaki, in Giappone, nel quale è stato organizzato un evento parallelo specifico sulle demenze. Nel documento di sintesi finale redatto dai Ministri della salute dei Paesi partecipanti, inoltre, viene affermato che per affrontare le sfide associate all’invecchiamento, ed in particolare la demenza, occorre compiere sforzi per accelerare la ricerca e lo sviluppo per migliorare i risultati sanitari con una strategia ampia che preveda prevenzione, riduzione del rischio, diagnosi precoce, diagnosi e trattamento della demenza e promozione di un invecchiamento sano.

Altrettanto significativa è la presenza del tema delle demenze quale oggetto di una delle nuove Joint Actions (JAs) contenute nel Work Plan – 2023 del Programma per l’azione dell’Unione Europea nel campo della salute per il periodo 2021-2027 (EU4Health) che individua la prevenzione e diagnosi precoce delle malattie neurologiche, anche affrontando lo stigma associato alla demenza e implementando modelli di assistenza integrata incentrati sulla persona, tra le possibili aree prioritarie disegnate e finanziate in modo congiunto dalla Commissione Europea e dalle Autorità responsabili per la salute nei vari Paesi membri,

Tali azioni strategiche sono in linea con quanto espresso all’interno del  Global status report on the public health response to dementia  la relazione sullo stato globale della risposta della sanità pubblica alla demenza pubblicato nel 2021 dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il report individua gli ostacoli che stanno rendendo difficoltosa l’attuazione del  Global action plan on the public health response to dementia 2017 – 2025 soprattutto alla luce della recente pandemia di COVID-19, ed evidenzia i settori in cui è necessaria un’accelerazione mostrando che, sebbene siano stati compiuti alcuni progressi, sono necessari maggiori sforzi urgenti a livello globale per raggiungere gli obiettivi previsti entro il 2025.

Alcuni interessanti progressi nella presa in carico delle persone con demenza da diffondere come buone pratiche per tutti coloro che sono coinvolti nell’assistenza, sono stati recentemente descritti nel World Alzheimer Report 2022, dedicato al vasto tema del supporto post-diagnosi – vale a dire a quella varietà di servizi e informazioni ufficiali e informali volti a promuovere il benessere sanitario, sociale e psicologico delle persone con demenza e dei loro caregiver dopo una diagnosi di demenza.

 

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