Divario Nord-Sud in Sanità: Loredana Capone, sollecita azioni contro l’autonomia differenziata
La presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, ha sollevato l’allarme sul divario esistente tra le regioni del Nord e del Sud in termini di diritto alla salute, evidenziato nel report ‘Un Paese, due cure’, promosso da Svimez in collaborazione con Save the Children. Capone ha sottolineato le criticità legate all’autonomia differenziata, evidenziando la necessità di interventi urgenti per contrastare questa disparità.
Secondo la Capone, il report mette in luce le gravi disuguaglianze nei servizi di prevenzione e cura presenti nelle regioni meridionali, dove si registra una minore spesa pubblica sanitaria e una maggiore distanza da percorrere per ricevere assistenza, specialmente per le patologie più gravi. Queste condizioni sfavorevoli portano a un aumento delle condizioni sanitarie precarie e della mortalità per tumori nel Sud Italia.
La presidente ha richiamato l’attenzione sulla necessità di aumentare la spesa sanitaria e di modificare i criteri di ripartizione dei fondi tra le regioni, basandoli sulle reali necessità territoriali. Nonostante le risorse limitate rispetto ad altre regioni, la Puglia sta facendo il possibile per garantire un servizio sanitario efficiente.
Tuttavia, Capone ha espresso preoccupazione per il rischio di perdere professionisti sanitari di eccellenza a causa dell’autonomia differenziata, che potrebbe incentivare gli operatori sanitari a trasferirsi verso regioni più ricche, aumentando così l’emigrazione sanitaria e accentuando ulteriormente le disuguaglianze.
Infine, la presidente ha invitato alla partecipazione alla manifestazione organizzata il 9 febbraio a Bari, volta a contrastare una riforma che potrebbe ulteriormente aumentare il divario Nord-Sud e mettere a rischio i diritti sanciti dalla Costituzione.
Le parole di Loredana Capone evidenziano la necessità di un impegno concreto e coordinato per affrontare il divario sanitario tra le regioni italiane e garantire un accesso equo e universale alle cure mediche per tutti i cittadini.