Decreti ministeriali sospesi dal TAR Lazio: battaglia legale sul payback dei dispositivi medici prende una svolta importante
La battaglia legale contro il payback per i dispositivi medici raggiunge un punto di svolta grazie a un decreto cautelare emesso dal TAR Lazio. Tale decreto ha sospeso tutti gli atti ministeriali e regionali rivolti a una società salentina difesa dall’Avv. Luigi Quinto.
La vicenda prende le mosse dal Decreto “Aiuti Bis” del Governo Draghi, che ha introdotto una procedura accelerata per verificare gli sforamenti di spesa assegnati a ciascuna regione per l’acquisto di dispositivi medici nel periodo 2015-2018. Inoltre, si prevede un payback, ossia l’obbligo per i fornitori della sanità pubblica di contribuire alla riduzione del deficit per circa la metà dell’importo.
Nel corso degli ultimi mesi, il Ministero della Salute ha emesso due decreti per attuare la procedura accelerata, certificando gli sforamenti regionali, tra cui quello della Regione Puglia. Di conseguenza, l’ente regionale ha emesso determinazioni per quantificare l’importo da richiedere a ciascun fornitore di dispositivi medici, chiedendo il pagamento entro il 31 luglio.
Un’azienda salentina, fornitrice di dispositivi medici per diverse ASL ed ospedali pugliesi, ha sollevato opposizione nei confronti dei provvedimenti ministeriali e regionali. L’azienda, assistita dall’Avv. Luigi Quinto, contesta la compatibilità della disciplina con il quadro costituzionale, sottolineando che le imprese non avevano accesso al tetto di spesa regionale del settore e non potevano monitorare l’andamento finanziario regionale in relazione al rispetto di tale limite. Inoltre, sostengono di non avere strumenti per influenzare la spesa pubblica, essendo limitate a partecipare alle gare d’appalto del SSR, mentre le leve di efficacia ed efficienza sono completamente in mano alla Regione Puglia.
In risposta ai ricorsi e ai numerosi argomenti presentati dalla società ricorrente, che ha evidenziato il rischio grave e imminente che il payback avrebbe comportato per la sua stessa sopravvivenza, il TAR Lazio ha emesso un decreto monocratico. Tale decreto sospende tutti i provvedimenti contestati, ritenendo che vi sia una “situazione di estrema gravità e urgenza” a causa della minaccia alla “continuità aziendale” derivante dal potenziale pagamento delle somme del payback.
L’Avv. Luigi Quinto ha sottolineato l’importanza del provvedimento emesso dal TAR Lazio, che segue una decisione cautelare collegiale del Consiglio di Stato, che ha modificato una precedente decisione negativa del TAR. L’avvocato sostiene che tale decisione sia significativa per l’intero settore dei fornitori di dispositivi medici. Inoltre, evidenzia che il provvedimento protegge la società ricorrente dal rischio imminente di dover pagare l’importo richiesto dalla Regione Puglia come payback, con tutte le conseguenze che ciò comporterebbe per la sopravvivenza dell’azienda. La decisione del TAR Lazio assume pertanto un valore interpretativo che va oltre il caso singolo e potrebbe avere un impatto positivo sull’intera disputa legale, che conta oltre 1800 ricorsi a livello nazionale, con un impatto finanziario di diversi milioni di euro.
L’Avv. Quinto conclude affermando che questa pronuncia, seguita dalla camera di consiglio il prossimo 11 settembre, potrebbe portare un momento di sollievo sia per i dipendenti dell’azienda salentina, i quali hanno visto minacciato il proprio posto di lavoro, che per il sistema sanitario pugliese, il cui funzionamento è strettamente legato all’attività dei fornitori di dispositivi medici.