Criticità ex ospedale Campi Salentina, Pagliaro: “Confermate dai funzionari asl oggi in audizione. E sugli impegni assunti vigileremo
“C’è la volontà di provvedere alle necessità strumentali e di personale che ho segnalato, servizio per servizio, per il presidio territoriale di assistenza di Campi Salentina, e che ho riscontrato di persona nella visita ispettiva del 7 marzo scorso? È questa la domanda precisa che ho rivolto oggi in audizione in Commissione Sanità, al coordinatore dei distretti sociosanitari dell’Asl Lecce, Cosimo Esposito, e al direttore del distretto di Campi, Roberto Pulli. Solo questa mattina è giunto riscontro scritto alla mia relazione, consegnata all’indomani del sopralluogo che ho compiuto tre mesi e mezzo fa. Ma si tratta di un documento incompleto, che ho chiesto di integrare e dettagliare meglio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di La Puglia Domani.
“In sostanza i funzionari Asl oggi in commissione hanno confermato quanto da me riscontrato, ma hanno inquadrato le carenze e le necessità del presidio di Campi nel quadro più generale delle difficoltà gestionali dell’azienda sanitaria leccese e della sanità pubblica regionale, dove la penuria di camici bianchi rappresenta l’emergenza numero uno, con specialisti introvabili e avvisi che vanno deserti; dove le apparecchiature, soprattutto le grandi macchine come tac e risonanze magnetiche, non bastano per essere distribuite in tutti gli ambulatori territoriali; dove i laboratori di analisi chiudono e restano solo i punti prelievo. Un quadro di progressivo smantellamento dei servizi di prossimità, che cozza con le rassicurazioni e gli impegni a garantire un’assistenza territoriale capillare ed efficiente. E allora – continua – senza voler puntare il dito contro qualcuno ma con l’intento di recepire e verificare i bisogni e le denunce dei cittadini e degli stessi operatori della sanità, ho ribadito oggi in audizione i tutti i punti del mio report su Campi Salentina, chiedendo risposte e tempi certi su ogni singolo punto, a cominciare dalle sale operatorie pronte per essere autorizzate ma prive delle apparecchiature previste per un costo di circa 100mila euro, per poter riprendere l’attività chirurgica di fatto sospesa da quando l’ex ospedale è stato convertito in presidio territoriale di assistenza. Mi è stato risposto che le risorse necessarie sono state reperite nei fondi Fesr già disponibili, e che per la validazione delle sale operatorie c’è un’interlocuzione in corso con il Dipartimento di Prevenzione di Brindisi.”
“Ho ribadito i ritardi nella realizzazione dei lavori nella nuova palazzina, per la realizzazione di una sede distrettuale e del poliambulatorio, che sono già costati oltre due milioni di euro. Lo stop del cantiere – questa la spiegazione data oggi in commissione – è stato dovuto ad un intoppo burocratico: la risoluzione del contratto con l’impresa esecutrice dei lavori. L’opera, realizzata al 60%, è stata in parte collaudata e sono state avviate le procedure per il completamento. Per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità al quarto piano, con nuovi 20 posti letto, ad oggi sarebbero in linea con il crono programma, e il progetto dovrebbe essere approvato dalla Direzione generale entro il prossimo 30 giugno. Entro il 30 luglio verrà poi approvata la progettazione definitiva-esecutiva, per poi appaltare i lavori entro il 30 settembre e concluderli entro il 31 marzo 2026 – prosegue il capogruppo di La Puglia Domani.
“I funzionari Asl hanno annunciato l’arrivo di una tac con iniettore del mezzo di contrasto e di un telecomandato digitale, di cui è stata bandita la gara per l’affidamento della progettazione e dei lavori per l’installazione. Nell’ambulatorio di Cardiologia hanno confermato la carenza strumentale, visto che è presente un solo holter per l’intero poliambulatorio e non c’è neppure un holter pressorio, e i tre eco tomografi sono datati. La Asl ha provveduto ad acquistare due nuovi elettrocardiografi di ultima generazione, come sollecitavo nella mia relazione. Guarda caso, saranno consegnati il mese prossimo. E sempre il mese prossimo arriverà anche il nuovo riunito dentistico per l’ambulatorio di Odontoiatria, che manderà in pensione la poltrona da museo finora in dotazione, ormai inservibile, tanto che il medico poteva visitare ma non operare. E infatti sono state effettuate soltanto 5 visite in tutto il primo trimestre di quest’anno, a fronte delle 296 del 2022. In questo caso una banale carenza strumentale ha paralizzato l’attività dell’ambulatorio, nonostante la disponibilità del medico – sottolinea Pagliaro.
“In audizione hanno dovuto confermare la sospensione dell’attività ambulatoriale di Gastroenterologia, a causa del pensionamento dello specialista. Le procedure per il conferimento dell’incarico a nuovo specialista sarebbero in corso, ma con quali tempi? Su molti disservizi e criticità che ho segnalato non ho ricevuto risposta, come sul problema della sicurezza: le porte sempre aperte e la scarsa vigilanza consentono a chiunque di introdursi nel presidio, tant’è che a febbraio scorso la porta d’ingresso dell’Ufficio Economato è stata scardinata ed è stata svaligiata la cassaforte, contenente 10mila euro incasso dei ticket versati dagli utenti.
Nelle mie ispezioni – continua – ascolto medici e infermieri, e non ho motivo di mettere in dubbio quanto mi riferiscono. Riguardo alla strumentazione e alla ferristica obsoleta, ribadisco dunque la necessità di provvedere a sostituirle. I medici vanno ascoltati e aiutati a svolgere al meglio il proprio servizio”.
“Comunque, tutti gli impegni e gli annunci incassati oggi in audizione diventeranno nuovi nodi al fazzoletto, che andremo a verificare in un prossimo sopralluogo al pta di Campi. Intanto, visto che il servizio streaming è andato in tilt proprio durante l’audizione sul punto da me richiesto, chiedo che venga messa a disposizione la registrazione, e sollecito il presidente della commissione sanità ad esigere un servizio efficiente: la trasmissione in streaming delle sedute è essenziale per garantire a tutti i cittadini di prendere parte all’attività del Consiglio regionale, è l’unico modo per avere contezza di quello che accade nelle aule del Palazzo e dell’impegno dei consiglieri eletti dal popolo. Quello che mi preoccupa è la lenta agonia delle strutture di prossimità a vantaggio delle cattedrali dove si accentrano tutti i servizi, ignorando i bisogni delle persone più fragili, sole e anziane, quelle che non hanno la possibilità e i mezzi per spostarsi in autonomia. Mi preoccupa che il cittadino sia posto al secondo posto nelle scelte di politica sanitaria rispetto ad un’organizzazione strabica. E mi rammarica che sia l’assessore Palese che il direttore generale Rossi non vengano a rispondere di queste scelte mettendoci la faccia, e preferiscano disertare audizioni importanti come quella di oggi.
Ma la mia attività di ascolto dei cittadini, di ispezione e riscontro andrà avanti, perché sono convinto che serva da stimolo per accelerare i tempi della burocrazia e trovare soluzioni per il bene della comunità – conclude Pagliaro.