Critiche alla gestione dell’Ospedale San Pio di Castellaneta: Cia Agricoltori Italiani e Patronato INAC sollevano preoccupazioni
L’Ospedale San Pio di Castellaneta, nonostante le sue eccellenze nella medicina e nella cura dei pazienti, sembra presentare diverse criticità, secondo l’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia e il Patronato INAC. Queste preoccupazioni sono state espresse in risposta alla nota inviata alla stampa dalla Consigliera comunale di Castellaneta, Marika Fumarola.
Il direttore di Cia Due Mari, Vito Rubino, ha sottolineato che, nonostante il personale medico, infermieristico, oss, assistenti e amministrativi operino con abnegazione e professionalità, ci sono ancora molte aree di criticità. Una delle principali preoccupazioni riguarda la carenza di medici, che influisce negativamente sui servizi offerti dall’ospedale.
Rubino ha anche evidenziato il problema delle lunghe liste d’attesa per esami strumentali fondamentali come Tac con contrasto e Risonanze Magnetiche, con prenotazioni fino a dicembre 2024. Anche per visite cardiologiche ed ecografie, le liste d’attesa sono lunghe e sembra difficile prenotare non solo a Castellaneta, ma anche in tutto il territorio tarantino.
Inoltre, Rubino ha segnalato che alcune prestazioni, come l’ecografia morfologica per le donne in gravidanza e le visite endocrinologiche, sono difficili da prenotare e comportano lunghi tempi di attesa.
Il direttore di Cia Due Mari ha espresso delusione per il mancato cambiamento nella gestione dell’ospedale San Pio nonostante gli sforzi della direzione generale dell’Asl di Taranto. Si auspica quindi un intervento urgente della politica regionale per migliorare i servizi, aumentare il personale medico, ridurre le liste d’attesa e investire nell’ospedale San Pio.
Infine, Rubino ha ribadito l’impegno di Cia Agricoltori Italiani e del Patronato INAC nel tutelare la salute dei cittadini della provincia di Taranto e dei pazienti dell’ospedale San Pio di Castellaneta, fungendo da sentinelle del territorio e sollevando le criticità esistenti per favorire un miglioramento della situazione sanitaria locale.