Crioterapia: i benefici della terapia del freddo sul corpo e sulla mente
La crioterapia, anche conosciuta come “terapia del freddo”, attraverso l’esposizione del corpo a basse temperature, può fornire benefici sul dolore cronico, l’insonnia, la depressione e l’artrite reumatoide.
Il potere terapeutico delle basse temperature era conosciuto fin dall’antica Grecia, mentre l’uso di ghiaccio e neve veniva ampiamente adoperato nel XIX secolo per lenire il dolore dei soldati durante le operazioni.
La crioterapia a corpo intero è una delle terapie più recenti e non sfrutta direttamente l’acqua fredda, ma agenti refrigeranti finalizzati al raffreddamento dell’aria.
La terapia del freddo si basa sul principio della vasocostrizione: quando un corpo è esposto al freddo risponde infatti con il restringimento dei vasi sanguigni e il sangue è così spunto verso gli organi. “Questo fa sì che il sangue acquisisca più ossigeno e diventi ricco di nutrienti”, sostiene Gregg Larivee, dottore in chiropratica e fondatore e CEO dell’Integrated Medical Center di Jupiter, in Florida. Quando il corpo si riscalda nuovamente, avviene la vasodilatazione dei vasi sanguigni (si espandono) e il sangue ricco di ossigeno e sostanze nutritive ritorna ai tessuti, aiutando a individuare l’infiammazione.
L’infiammazione è alla base di numerosi disturbi, motivo per il quale molti pazienti potrebbero riscontrare benefici nel trattamento di determinate patologie. Inoltre, secondo quanto emerge da uno studio apparso nel 2020 su Pain and Therapy, la crioterapia potrebbe creare un effetto analgesico o antidolorifico attenuando la trasmissione nervosa nelle cellule del dolore.
La crioterapia a corpo intero e parziale prevede che il paziente si sieda nella criocamera: una piccola camera chiusa raffreddata con azoto liquido. Il corpo è esposto per massimo quattro minuti a una temperatura che generalmente si aggira fra i meno 200 e il meno 300 gradi Fahrenheit.
La crioterapia parziale, invece, prevede che il busto e le gambe siano racchiusi all’interno della camera di congelamento, con la testa al di sopra della temperatura impostata per il resto del corpo.
L’immersione in acqua fredda è una tecnica spesso usata per trattare il dolore muscolare dopo l’esercizio. La tecnica esclude la testa e il collo e prevede temperature inferiori a 15 gradi.
L’utilizzo del ghiaccio è sicuramente il metodo più conosciuto e largamente praticato: prevede l’applicazione di ghiaccio direttamente sull’area interessata, ed è il primo passo per il trattamento di stiramenti, distorsioni e fratture.
La crioablazione, anche nota come criochirurgia, è un metodo usato per trattare alcune condizioni della pelle e alcuni tipi di cancro. Questa tecnica prevede l’applicazione di un freddo estremo per rimuovere il tessuto anormale e può essere utilizzata da professionisti sanitari esclusivamente all’interno di cliniche o centri chirurgici autorizzati.