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Brindisi, il gruppo Giovani dell’Avis dona otto “Babalù” all’ospedale “Perrino”

Il gruppo Giovani dell’Avis provinciale insieme all’associazione Portatori sani di sorrisi, hanno donato 8 “Babalù”: si tratta di supporti per le flebo raffiguranti simpatici animali cavalcabili che trasformano in un gioco un’esperienza poco piacevole per i bambini.

Otto Babalù dalle diverse forme e colori faranno compagnia ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale Perrino di Brindisi. I Babalù, donati dal gruppo Giovani dell’Avis provinciale in collaborazione con l’associazione Portatori sani di sorrisi, sono supporti per le flebo e raffigurano simpatici animali cavalcabili che trasformano in un gioco un’esperienza poco piacevole per i bambini. Sono state donate due tipologie del dispositivo medico, una più grande da utilizzare in corsia e una più piccola da portare in sala operatoria.

“Nei miei ventidue anni di presenza al Perrino, i brindisini hanno sempre mostrato estrema attenzione per la Pediatria dell’ospedale, come provato dalle innumerevoli donazioni che nel corso degli anni hanno arricchito la nostra unità: librerie, televisori, la “ludobarella” – una barella a forma di automobile che scorrazza in ospedale e piace tanto ai bambini – ne sono solo un esempio. In questo tempo ho visto una generosità commovente: vi ringrazio a nome mio, della mia équipe e naturalmente di tutti i bambini che hanno già mostrato di gradire la presenza dei nuovi amici in corsia”. Ha dichiarato Fulvio Moramarco, Direttore del reparto.

Sergio Zezza, Presidente provinciale Avis, ha sottolineato l’impegno del gruppo Giovani che con una serie di iniziative organizzate in provincia ha raccolto i fondi necessari all’acquisto dei presidi medici. “Speriamo che i Babalù rimangano vuoti – ha esordito Zezza – e che nessuno ne abbia bisogno. Al di là delle nostre speranze, questo è un progetto ideato e reso concreto dai giovani dei gruppi provinciali che hanno messo insieme le forze per portare avanti la mission di Avis, la promozione della donazione, affiancandola alla diffusione dei valori di empatia e solidarietà”.

In veste di clown-terapeuta c’era Pierangelo Muci, presidente dell’associazione Portatori sani di sorrisi, che ha realizzato idealmente e materialmente i Babalù. “Questi sono veri e propri dispositivi medici – ha spiegato Muci – progettati e certificati per essere presenti nelle stanze degli ospedali a sostituire i classici portaflebo. Ringrazio di cuore i giovani dell’Avis. Si dice sempre che i ragazzi siano disinteressati ma non è vero: con loro sono bastate un paio di telefonate per sintonizzarci sulle stesse frequenze e rendere realtà quello che avevamo in testa per i bambini della Pediatria di Brindisi”.

 

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