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Blocco dei ricoveri presso la UOC di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana, la denuncia dell’Ordine dei Medici

“Ancora una volta il territorio è penalizzato, siamo preoccupati”. La denuncia dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri dopo il blocco dei ricoveri presso l’Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana, disposta dall’Asl di Brindisi.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brindisi, in merito al provvedimento della ASL di Brindisi che ha disposto il “blocco dei ricoveri presso la UOC di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Francavilla Fontana”,  esprime preoccupazione per una decisione che penalizza il territorio ed aggiunge un sovraccarico di problemi organizzativi per il P.O.  “Perrino” di Brindisi, già in affanno per proprio conto,  e  strutturalmente impreparato a svolgere le funzioni di unico “punto nascita” dell’intera provincia.

Preoccupazione che aumenta per possibili future decisioni dello stesso tenore che potrebbero riguardare altri servizi e reparti che scontano carenze di organico addirittura più gravi di quelle che hanno determinato la sospensione dell’attività del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Francavilla Fontana.

Il provvedimento della ASL per Francavilla Fontana, purtroppo, si inserisce in un filone di decisioni che continua a penalizzare il servizio pubblico provinciale e che quest’Ordine ha denunciato in più riprese e nel tempo  riguardanti le situazioni dell’emergenza-urgenza, dei servizi radiologici, delle terapie intensive, delle chirurgie, dei punti nascita, ecc.

Premesso che l’Ordine, “agisce quale organo sussidiario dello Stato al fine di tutelare gli  interessi  pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale” (art. 4 legge 3/2018), si segnala alle Autorità e all’opinione pubblica,  ancora una volta, la situazione di estrema difficoltà in cui versa l’organizzazione della sanità pubblica della nostra provincia e la conseguente carenza della qualità e sicurezza  delle cure,  oltre allo stress lavorativo e di responsabilità che ricade unicamente sul singolo medico che si trova ad affrontare qualsiasi situazione senza l’ausilio del conforto organizzativo adeguato.

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