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Bari: nuovo Centro Autismo dell’Asl, tra gioco, trattamento e inclusione

Solo a Bari circa 800 minori con autismo e 5mila bambini e bambine con diverse forme di disabilità. Numeri da capogiro che hanno spinto l’Asl a riqualificare struttura comunale Colli-Grisoni per dare vita al nuovo Centro Autismo che coordinerà gli interventi di diagnosi e terapia su tutto il territorio aziendale. Potenziata l’assistenza e migliorati gli spazi per affiancare al gioco il trattamento vero e proprio.

Nasce a Bari il nuovo Centro Autismo della ASL nella struttura comunale Colli-Grisoni, completamente riqualificata, che ospita già i servizi della Neuropsichiatria della Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA). L’azienda sanitaria ha proceduto ad una doppia azione per potenziare l’assistenza sul fronte autismo: da un lato, ristrutturando gli spazi con maggiori comfort a beneficio di utenti, famiglie, e operatori, dall’altro istituendo la nuova unità operativa “Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Bari Area Centrale e Centro Autismo”, quest’ultimo esclusivamente dedicato a valutazione, impostazione del piano riabilitativo e presa in cura di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico.

                         

La nuova organizzazione è stata illustrata, questa mattina, presso il centro Colli-Grisoni, nel corso di un incontro con famiglie, bambini e operatori a cui hanno partecipato il presidente della Regione Michele Emiliano, l’assessore alla Sanità Rocco Palese, il direttore generale ASL Antonio Sanguedolce, oltre a Paola Romano, assessora alle Politiche educative e giovanili del Comune di Bari e l’assessora comunale al Welfare, Francesca Bottalico.

“Stiamo facendo sforzi enormi tutti regionali perché i governi che si sono susseguiti non hanno mai sostenuto fino in fondo la domanda che diventa ogni giorno più larga di assistenza da parte delle famiglie, dei ragazzi e delle ragazze con autismo. Anche sulla assistenza – ha proseguito – c’è ancora confusione, l’autismo è una condizione di vita che stiamo cercando di conoscere meglio e la seguiremo attivando tutte le procedure possibili”. Ha detto il Presidente Emiliano, in video collegamento.

La “NPIA Centrale e Autismo” è diventata la struttura aziendale di riferimento dell’autismo ed è inserita nel Dipartimento di medicina della Età Evolutiva, diretto dal dottor Mariano Manzionna. Sono attualmente 800 i minori con disturbi dello spettro autistico nella città di Bari e 2.400 in tutta la provincia a cui viene garantita la assistenza sanitaria.

“Oggi celebriamo la realizzazione di un centro molto importante per l’autismo che purtroppo riguarda la sofferenza di tante persone, un problema abbastanza impegnativo per chi ne è affetto ma anche per il contesto familiare. Siamo molto impegnati nel contesto dell’autismo che caratterizza sostanzialmente la prima fascia d’età ma anche l’età più adulta. L’ASL Bari ha assunto da questo punto di vista un’iniziativa davvero pregevole e fortemente necessaria e come Regione saremo impegnati a continuare su questa strada che riguarda problematiche socioassistenziali e sociosanitarie che vanno affrontate in tutti i modi”. Ha sottolineato l’Assessore regionale alla Sanità Rocco Palese.

Dato l’aumento progressivo del numero di utenti con disturbo dello spettro autistico che fanno richiesta di assistenza sanitaria, la difficoltà degli operatori distribuiti nelle varie sedi della NPIA di gestire la domanda e, visto, anche il numero insufficiente di strutture convenzionate dedicate al trattamento dell’autismo nel territorio barese, la ASL ha ritenuto necessario istituire una struttura aziendale dedicata alla gestione complessa e globale delle persone con autismo. La dotazione organica prevista è pari a 100 unità, di cui 86 già in servizio e ulteriori 14 da assumere a breve con un bando dedicato.

“Si presenta ufficialmente oggi  la nuova organizzazione del Centro Colli e la sua nuova “veste”. L’istituzione della nuova unità operativa sarà seguita immediatamente dal potenziamento dei servizi e del personale mediante un avviso pubblico per assumere ulteriori 14 professionisti tra medici, psicologi, terapisti della neuropsicomotricità, logopedisti, educatori professionali e tecnici della riabilitazione psichiatrica che serviranno ad implementare i percorsi anche dedicati agli adulti”. Ha detto Antonio Sanguedolce, direttore generale della ASL di Bari.

“L’assistenza si sgancia dal Dipartimento di Salute mentale e viene inserita nel Dipartimento di Medicina dell’età evolutiva – ha proseguito Sanguedolce – cambiando anche l’approccio nei confronti di questo disturbo, trattato con una serie di interventi – oltre che sanitari – incentrati sulla inclusione e sulla riabilitazione, con il sostegno di famiglie, scuole e associazioni”.

L’unità dedicata all’Autismo condivide con Neuropsichiatria della Infanzia e dell’Adolescenza tutto il percorso di diagnosi e trattamento delle problematiche neuropsichiatriche dell’età evolutiva. La NPIA si occupa complessivamente di 5mila bambini e bambine con diverse forme di disabilità. Nel 2022 sono state erogate 16.371 prestazioni nell’area di Bari tra: visite neuropsichiatriche infantili, valutazioni neuropsicologiche e supporti psicologici, terapie logopediche, neuropsicomotorie, fisiochinesiterapiche e psicoeducative, e ancora interventi sugli esordi psicotici, interventi diretti a scuola e a casa nelle varie tipologie di utenti oltre alla presa in carico di bambini con malattie rare.

“Il centro Autismo coordinerà gli interventi di diagnosi e terapia su tutto il territorio aziendale. Sono già attive, in maniera sperimentale, modalità di presa in carico ed intervento per tutte le forme di disabilità, ad esempio i progetti “Educautistichiamoci” e “Volontamiamoli”, che prevedono reali percorsi di inclusione e coinvolgimento di scuola e famiglia. La filosofia intorno alla quale gli operatori del Centro lavorano è facilitare l’inclusione operando sul contesto e non solo nel box di terapia. Il Nuovo Centro Colli – ha concluso Porcelli – in effetti è questo: una struttura funzionale che sarà sempre più arricchita e all’interno della quale gli interventi associano il gioco al trattamento vero e proprio”. Ha spiegato il responsabile della Unità operativa Autismo, Cesare Porcelli.

Progetto “VOLONTAMIAMOLI”

In concomitanza con l’apertura del Centro Autismo, sono stati resi noti i risultati del progetto VOLONTAMIAMOLI, realizzato dalla Npia Bari, in collaborazione con i volontari della Federazione Nazionale Liberi Circoli APS di Roma (FENALC).

Il progetto ha previsto 6 laboratori sensoriali e attività, quali teatro, sport, musica e pet therapy in cui sono stati coinvolti 127 bambini e ragazzi con gravi disabilità (più una trentina tra le scuole “Don Milani” e “Tauro” di Bari) e le loro famiglie per favorire l’inclusione sociale. Tra i percorsi, anche uno dedicato al parent training, ossia al supporto alle famiglie, attraverso interventi educativi e di sostegno psicologico. Nel complesso sono stati impiegati nei diversi percorsi 19 operatori nelle quattro aree NPIA della ASL Bari: Metropolitana, Nord, Sud e Murgia.

“Il progetto Volontamiamoli è stato studiato per favorire l’inclusione sociale di bambini e ragazzi con disabilità psicofisiche, offrendo anche assistenza ai loro familiari. L’ASL di Bari, grazie all’associazione FE.NA.L.C., ha realizzato molteplici interventi dedicati alla riabilitazione sensoriale e motorio-sportiva di bambini e ragazzi con diverse disabilità. Gli obiettivi generali sono stati quelli di potenziare nei ragazzi le competenze di vita nell’area personale, sociale e dell’imparare ad imparare nonché attivare la socializzazione e l’inclusione all’interno del gruppo”. Ha aggiunto la psicologa Paolina Mango.

 

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