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Asl Taranto, “Rispetta chi soccorre”: si è conclusa ieri la campagna contro la violenza verso i sanitari.

La campagna di sensibilizzazione è iniziata un mese fa, in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”: Asl Taranto ha organizzato banchetti informativi e attività di ascolto e confronto per sensibilizzare i malati e i loro familiari al corretto approccio con il personale sanitario.

 Ieri mattina, con un banchetto informativo presso l’ospedale SS. Annunziata di Taranto, si è concluso il mese che Asl Taranto ha voluto dedicare alla sensibilizzazione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. La campagna, cominciata lo scorso 12 marzo in occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, istituita dal Ministero della Salute lo scorso anno per sensibilizzare sui fenomeni di violenza nei confronti degli operatori della sanità, ha visto l’organizzazione di attività di sensibilizzazione e confronto presso le strutture sanitarie di Taranto e provincia.

Sono stati organizzati dei banchetti informativi, con la presenza di personale sanitario (medici, infermieri), sociosanitario e dei rappresentanti delle associazioni di volontariato, ovvero spazi di confronto e sensibilizzazione tra il personale e i pazienti con le loro famiglie, un momento per spiegare ai pazienti le dinamiche e il funzionamento dell’assistenza sanitaria e ascoltare le loro esigenze, in modo da aiutarsi vicendevolmente a comprendere ciò che nei momenti di emergenza può creare incomprensioni e scatenare atteggiamenti stizzosi o, peggio, violenti.

Insieme a questa attività, la direzione strategica ha voluto anche organizzare attività di formazione del personale sanitario ma anche attivare un servizio di supporto psicologico al personale coinvolto in casi di prevaricazione o violenza.

“Purtroppo, questo odioso fenomeno non accenna a diminuire – ha affermato il direttore generale Gregorio Colacicco – anzi poche settimane fa è balzata agli onori delle cronache la brutta storia di una infermiera aggredita proprio mentre era in servizio qui a Taranto. Dobbiamo porre in essere tutte le misure necessarie per tutelare i nostri operatori: per questo facciamo il possibile per creare un ambiente di lavoro sano, identificando i fattori di rischio per la sicurezza del personale e cercando le strategie organizzative, strutturali e tecnologiche più opportune.”

Oltre a tutto questo, Asl Taranto sta lavorando all’implementazione di un sistema di alert sia interni che esterni, grazie anche alla collaborazione con le forze dell’ordine.

 

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