Accertamento età dei minori stranieri, Pediatri: “Metodo inaffidabile”
Un nuovo decreto legge vorrebbe rafforzare misure di identificazione che restano tuttavia prive di fondamento, per snellire i rimpatri di minori extracomunitari non accompagnati.
La maggiore età è frutto di un processo evolutivo che porta a considerare un individuo pienamente responsabile delle sue decisioni e degli atti che compie. Viene stabilita dal diritto precisamente al compimento dei 18 anni di vita indipendentemente dal pregresso momento del raggiungimento dello sviluppo endocrino/sessuale. Quest’ultimo può avvenire a una età che varia normalmente nell’arco temporale di circa quattro anni, così come riportato nella letteratura scientifica. Attraverso le attuali conoscenze scientifiche e l’uso degli strumenti endocrinologici – come la valutazione dell’età ossea, le misurazioni auxologiche o dei valori ematici ormonali – l’individuazione dell’età cronologica di un individuo ha un margine di errore di più 2 anni. In altre parole, non siamo in grado di distinguere correttamente se un individuo ha una età cronologica di meno di 16 oppure 18 anni.
Lo dichiara l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) a seguito di una mozione sollevata durante il 35° Congresso Nazionale ACP, “Il pediatra del futuro”, che si è appena concluso a Napoli. ACP ritiene incorretto scientificamente ed eticamente inaccettabile legare il futuro di una adolescente o di un adolescente a parametri privi di alcuna precisione e affidabilità.
“Anche l’etica deve basarsi sul rigore scientifico, a prescindere dall’ideologia. Dal punto di vista bioetico, le basi di questo decreto legge non tengono. Come Associazione di pediatri ci teniamo a sottolinearlo in particolare oggi, che si festeggia la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, stabilita dall’Onu per ricordarci i diritti dei minori”, ha detto a proposito Stefania Manetti, pediatra e presidente ACP.
L’ultimo decreto vuole autorizzare lo “svolgimento di rilevamenti antropometrici” – procedure mediche per accertare l’età dei migranti, compresi esami a raggi X – per evitare il sovraffollamento nei centri di accoglienza italiani, favorendo il rimpatrio di quei giovani che, presumibilmente, si dichiarino minori pur non essendolo.
ACP – Associazione Culturale Pediatri – è una libera associazione che raccoglie 1.400 pediatri in 35 gruppi locali, finalizzata allo sviluppo della cultura pediatrica e alla promozione della salute del bambino. Svolge attività di formazione, ricerca, informazione dell’educazione sanitaria, definizione di protocolli diagnostico-terapeutici e valutazione della qualità delle cure. Supporta programmi di cooperazione internazionale. Siamo una associazione rigorosamente no profit. La libera partecipazione dei pediatri, soci e non soci, alle sue iniziative è subordinata alle sole coperture delle spese; non vengono elargiti compensi né benefit per le attività interne.