Ospedale Copertino, Pagliaro: “da audizione oggi in commissione sanità impegni per risolvere carenze”
“Dall’audizione di oggi in Commissione Sanità, convocata su mia richiesta, è emerso un quadro più chiaro e confortante della situazione dell’ospedale di Copertino, il secondo della provincia di Lecce per numero di accessi”. Lo scrive in una nota Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo La Puglia Domani.
“A seguito del sopralluogo che ho compiuto il 14 febbraio scorso, tappa del viaggio che ho intrapreso per verificare criticità ed eccellenze delle strutture sanitarie dell’Asl di Lecce, – continua – ho presentato richiesta di audizione dell’assessore alla sanità Palese e dei vertici dell’azienda e del presidio, per passare al setaccio quanto riscontrato e chiedere interventi e risposte nel merito. Ringrazio il direttore amministrativo dell’Asl Lecce, Yanko Tedeschi, ed il neo direttore medico dell’ospedale di Copertino, Carlo Leo, per la disponibilità e la chiarezza con cui hanno dato riscontro alle mie richieste”.
“Nessun dito puntato – sottolinea il Consigliere regionale – ma la volontà di segnalare disservizi e carenze, per colmarle e per ottimizzare le risorse umane e strumentali a disposizione, con l’unico obiettivo di offrire servizi sanitari migliori ad un bacino d’utenza già molto vasto, che nella stagione estiva si allarga ai tanti turisti ospiti della zona”.
“Tedeschi e Leo hanno convenuto sulle due criticità che ho evidenziato: l’obsolescenza di macchinari e attrezzature e la carenza di camici bianchi e verdi. Problemi che non riguardano soltanto l’Asl di Lecce e l’ospedale di Copertino, ma che in questo presidio sono particolarmente evidenti soprattutto nel pronto soccorso. Quanto alla penuria di medici, – prosegue capogruppo La Puglia Domani – è stata ribadita una seria difficoltà di reclutamento generale. Per gli operatori sociosanitari si sta ragionando invece per riallocarli e aumentarne il numero di circa ottanta unità in tutta la Asl, sempre nel perimetro dei vincoli di finanza pubblica che impongono per l’azienda sanitaria leccese un tetto di spesa di 371 milioni di euro”.
“Venendo nello specifico alle mie richieste, – aggiunge – per il pronto soccorso è stato deliberato l’acquisto di sei barelle per accogliere i pazienti finora costretti a stazionare in ambulanza, di due ventilatori e dell’ecografo. Per il reparto di Cardiologia avevo evidenziato la necessità di un apparecchio per il test cardiopolmonare, e mi è stato risposto che arriveranno cinque telèmetri. Per Radiologia invece, sono stati acquistati una tac, un tavolo telecomandato digitale ed un eco tomografo con 865mila euro dei fondi Pnrr destinati all’Asl Lecce (13 milioni in tutto). Per l’installazione della tac sono previste opere di cui è stata affidata la progettazione. I lavori al reparto di Ortopedia sono invece conclusi ma si attende l’accreditamento e l’inaugurazione entro fine aprile, dopodiché partiranno i lavori per la Riabilitazione, che dureranno circa quattro mesi. Per gli interventi di ristrutturazione del pronto soccorso i lavori sono in impasse per problemi con il sub appaltatore: anche qui la durata stimata è di quattro mesi, e purtroppo non potranno essere portati a termine entro l’estate, quando il sistema dell’emergenza-urgenza va sotto stress. Per la terapia Intensiva è stato approvato il progetto esecutivo e nominata direzione lavori, ma non c’è ancora un crono programma” continua.
“Il direttore Leo ha illustrato gli interventi migliorativi che riguardano il pronto soccorso: intanto è stato nominato un dirigente, e sono state introdotte modifiche logistiche e strutturali con il riallaccio del triage alla camera calda, in modo da eliminare la distanza fisica tra accoglienza e trattamento dei pazienti. Il personale – prosegue – è stato meglio distribuito con la ridefinizione di percorsi interni e spogliatoi, e sono stati creati altri posti di osservazione per evitare lo stazionamento dei pazienti barellati. Inoltre, è stata realizzata una piccola centrale operativa con tre postazioni, a supporto dei medici in turno.
Quanto al reparto di Ortopedia, è previsto lo spostamento dal terzo al primo piano, in modo da poter ospitare al terzo piano Geriatria e Medicina che necessitano di più spazio per un numero di posti letto che passa da 13 a 30”.
“Quello di oggi è stato un dialogo proficuo fra politica e amministrazione. Ho preso nota di tutti gli impegni assunti in Commissione e andrò presto a verificarne l’attuazione”. Conclude Paolo Pagliaro.