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Spesa farmaceutica, Azione: Emiliano si guardi allo specchio per sapere da dove viene il buco

Emiliano si guardi allo specchio per sapere da dove proviene gran parte del disavanzo e di chi è la colpa del taglio dei servizi per coprirlo. Viene in gran parte dalla farmaceutica ospedaliera, con una spesa superiore al tetto di circa 200milioni per il 2022 – lo dichiarano in una nota il Consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, il Consigliere Ruggiero Mennea, capogruppo, e il responsabile regionale sanità di Azione Alessandro Nestola.

Su questa questione e sul mancato rispetto dei tetti, la Giunta regionale non ha fatto mai rispettare le sue stesse decisioni e la legge regionale vigente prevede la decadenza dei DG Asl; nella realtà sono rimasti tutti al proprio posto e gli atti compiuti sono da considerarsi nulli.

Sono anni che si pongono tetti sulla farmaceutica ospedaliera e nessuno li rispetta. E sono anni che a pagare il disavanzo sono i cittadini con tagli ai servizi. La classifica dello scostamento tra spese e tetto assegnato vede in testa la Asl Taranto con uno scostamento di euro 31.366.180 su un tetto di euro 90.003.184 (+34,85%), seguita da quella di Brindisi con uno scostamento di euro 23.896.542 su un tetto di euro 68.605.207 (+ 34,84%), Policlinico di Foggia con uno scostamento di euro 5.304.458 su un tetto di euro 17.250.062 (+30,75%), Bari con uno scostamento di euro 46.880.028 su un tetto di euro 160.254.389 (+ 29,95%), Lecce con uno  scostamento di euro 34.222.357 su un tetto di euro 122.725.629 (+ 27,89%), Foggia con uno scostamento di euro 19.183.493 su un tetto di euro 71.304.644 (+ 26,90%), Policlinico di Bari con uno scostamento di euro 13.075.315 su un tetto di euro 49.182.428 (+ 26,59%) e BAT con uno scostamento di euro 14.760.891 su un tetto di euro 58.202.498 (+ 25,36%) – continuano.

Per quanto riguarda gli IRCCS, invece, la percentuale più alta di scostamento è del De Bellis di Castellana Grotte con uno scostamento di euro 1.637.466 su un tetto di euro 4.279.595 (+ 38,26%), seguito dal Giovanni Paolo II di Bari con uno scostamento di euro 601.747 su un tetto di euro 16.591.662 ( + 3,63%). Insomma, lo scostamento complessivo per la farmaceutica ospedaliera del 2022 è stato di euro 190.928.457 su un tetto di euro 658.399.299 ( + 29%)concludono Amati, Mennea e Nestola.

Per consultare la tabella dettagliata della spesa farmaceutica cliccare qui.

 

 

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