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Non vogliono il cane guida, ragazza ipovedente sfrattata da casa

A Camilla, che vive a Bologna in un appartamento in affitto, il cane guida le serve per vivere. In fase di rinnovo del contratto è stata “allontanata” dopo aver fatto presente ai proprietari che da settembre sarà con lei anche una dolce labrador. Un “problema” per i proprietari di casa che non vogliono animali nonostante quello di Camilla sia un cane speciale: lei, ipovedente, si affida infatti agli occhi del suo cane guida.

Un caso isolato? Tutt’altro: come denuncia la 31enne ai quotidiani locali nella ricerca di un nuovo affitto ha trovato solo porte sbarrate. Il motivo? Sempre la presenza del cane guida. «Mi sono sentita discriminata e anche un po’ tradita» ha dichiarato la giovane.  Ha poi denunciato: «Prezzi delle case diventati folli. Un’altra signora mi ha detto: affitto a tutti, a bianchi, gialli e rossi, ma il cane no».

Sulla vicenda si è espressa anche il Ministro per le Pari Opportunità e Disabilità Alessandra Locatelli: “Credo che ci sia un problema di buon senso, il cane guida è parte della persona stessa. Grazie al cane guida le persone non vedenti possono acquisire maggiore autonomia ed è riconosciuto anche dalla legge il prezioso compito affidato a questi cani – argomenta il Ministro su Facebook –. Oggi più che mai lo sforzo per un salto culturale condiviso da tutti è fondamentale. Serve valorizzare e potenziare le capacità delle persone, la loro autonomia e offrire occasioni ed opportunità, non certo chiudere le porte e scoraggiare chi vuole essere indipendente” conclude Locatelli, che ha chiamato la giovane per esprimerle tutta la sua solidarietà.

Faccio appello al proprietario dell’immobile perché cambi idea e consenta a Camilla di restare con il suo accompagnatore a quattro zampe” ha dichiarato Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente.

Anche tantissimi bolognesi si stanno prodigando per aiutare Camilla e la sua cagnolina a trovare casa, segno tangibile che la solidarietà, appunto, va più veloce dell’incomprensibile timore che un cane possa essere una minaccia per un appartamento in affitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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