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P.O. di Copertino: emergenza anestesia e rianimazione per carenza di organico

La carenza di personale medico continua a mettere sotto pressione il sistema sanitario del Salento. Al Presidio Ospedaliero di Copertino, il Servizio di Anestesia e Rianimazione si trova in una situazione critica: nelle ore notturne, infatti, l’assistenza è garantita esclusivamente attraverso la pronta disponibilità di un rianimatore, non potendo assicurare una presenza continua di 24 ore su 24.

Una carenza cronica con radici profonde

Questa situazione, definita “temporanea” dalle autorità sanitarie, mette in luce problemi strutturali e di lungo periodo. Tra le cause principali vi sono:

  • Scarsa attrattiva economica e professionale, che disincentiva i medici dal ricoprire ruoli chiave in aree ad alto rischio come la Rianimazione.
  • Rischi professionali elevati, tra cui burnout, turni eccessivamente gravosi, e frequenti episodi di violenza e aggressioni ai danni del personale sanitario.
  • Rischi clinici: eventi sentinella, denunce “temerarie” e un contesto lavorativo ad alta responsabilità aumentano ulteriormente il carico psicologico.

Questi fattori incidono particolarmente su alcune specialità mediche, come l’Anestesia e la Rianimazione, accentuando una crisi che non è solo locale, ma nazionale.

Contraddizioni nella gestione del presidio ospedaliero

La decisione di affidare il servizio notturno di Anestesia alla pronta disponibilità evidenzia una contraddizione nella gestione dell’ospedale. Da un lato, si cerca di garantire il buon funzionamento delle Unità Operative Chirurgiche, dall’altro, si lascia scoperto un aspetto cruciale per la sicurezza dei pazienti più fragili:

  • Accessi spontanei al Pronto Soccorso: pazienti con emergenze critiche rischiano ritardi nell’assistenza specialistica.
  • Complicanze in pazienti ricoverati o operati: la mancanza di una copertura rianimatoria immediata aumenta il rischio clinico, gravando ulteriormente sul personale sanitario già sotto pressione.

Appello alle istituzioni

Donato De Giorgi, in una nota, ha sottolineato la necessità di un intervento immediato da parte della Direzione Strategica e del Dipartimento di Rianimazione e Urgenza. “Siamo certi che il Direttore Generale e il Direttore Medico, sensibili a questi temi, vorranno predisporre ogni azione necessaria per mutare le attuali disposizioni,” ha dichiarato, evidenziando come il sistema sanitario pubblico debba rimanere un presidio di democrazia e un punto di riferimento per i cittadini.

Un sistema da rafforzare

La situazione del P.O. di Copertino rappresenta una metafora delle sfide del sistema sanitario pubblico, sempre più in difficoltà nel bilanciare la qualità dell’assistenza con la carenza di risorse. Tuttavia, è fondamentale che, anche in un contesto di crisi, si lavori per tutelare la sicurezza dei pazienti e valorizzare l’impegno quotidiano dei medici, che continuano a garantire assistenza con entusiasmo e professionalità, nonostante le difficoltà.

Un appello alla politica, alla dirigenza e alla comunità intera: difendere il diritto alla salute è un dovere che non ammette compromessi.

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