Bilancio positivo per le giornate di prevenzione delle maculopatie al Vito Fazzi di Lecce
Successo per le giornate dedicate alla prevenzione delle maculopatie, svoltesi presso il Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce l’8 e il 9 novembre. L’iniziativa, denominata “Occhio agli occhi” e organizzata dal Comitato Macula in collaborazione con il Reparto di Oculistica del Vito Fazzi, ha offerto screening gratuiti a ben 250 persone. L’evento ha coinvolto principalmente pazienti over 55 e persone con diabete, due gruppi particolarmente a rischio di sviluppare questa patologia.
Le maculopatie, che colpiscono la macula (la parte centrale e più delicata della retina), sono in aumento a causa dell’innalzamento dell’età media della popolazione. In Italia, si stima che tra 800.000 e 1 milione di persone manifestino segni di maculopatia senile, e si rileva che circa un terzo dei pazienti diabetici sviluppa la malattia nel corso della vita. Con l’avanzare della tecnologia diagnostica, è sempre più possibile individuare i casi nelle fasi iniziali, favorendo interventi terapeutici precoci e più efficaci.
Durante le giornate di screening, i pazienti sono stati accolti dal personale del Reparto di Oculistica diretto dalla Dott.ssa Maria Carmela Costa. Grazie all’utilizzo della Tomografia a Coerenza Ottica (OCT), una tecnologia di imaging avanzata, è stato possibile esaminare la macula di ciascun partecipante e rilevare eventuali segni di degenerazione. Il 72% dei pazienti sottoposti al controllo non ha mostrato segni di maculopatia, mentre al restante 28% è stata diagnosticata una forma della patologia.
I pazienti con diagnosi di maculopatia sono stati indirizzati all’Ospedale di Copertino, dove attualmente sono in carico circa 3000 persone per ulteriori approfondimenti e, se necessario, per iniziare un percorso di cura mirato.
L’iniziativa “Occhio agli occhi” ha dunque permesso non solo di sensibilizzare la popolazione sulla prevenzione delle maculopatie, ma anche di identificare e avviare al trattamento un numero significativo di nuovi pazienti, contribuendo in modo concreto alla tutela della salute visiva nella comunità locale.