Ad un anno dal suo insediamento a capo della Struttura Complessa di Cardiologia del presidio ospedaliero ‘Valle d’Itria’ di Martina Franca, la dottoressa Maria Carmela Scianaro traccia un bilancio dell’attività svolta finora.
«Sono arrivata in questa azienda con il desiderio di mettere le mie competenze al servizio della comunità – dichiara la direttrice Scianaro, con i suoi 24 anni di esperienza professionale presso la Asl Brindisi – Grazie alla disponibilità e alla fiducia della direzione strategica e della direzione medica del presidio di Martina Franca, abbiamo riaperto sin da subito gli ambulatori anche ai pazienti esterni, per dare ai cittadini la possibilità di essere curati nella propria città».
Diverse le attività ambulatoriali svolte in questo anno: visite cardiologiche, ECG, controlli PM/AICD, ecocardiogrammi transtoracici e trans esofagei, eco stress, day service per aritmie e ipertensione, ricoveri programmati per impianto PM/ AICD/loop recorder e relativa sostituzione.
«L’attività in questo anno è cresciuta considerevolmente: quella ambulatoriale con più di 200 visite al mese e quella di impiantistica con quasi 100 impianti in un anno – afferma la dottoressa Scianaro – Si tratta di risultati raggiunti grazie alle professionalità che fanno parte del mio team, capaci di coniugare la conoscenza e la tecnica con l’umanità e l’empatia, oltre che alla sinergica collaborazione con gli altri ospedali della provincia, con il distretto socio sanitario e la medicina territoriale. I prossimi obiettivi – conclude la direttrice – riguardano l’implementazione delle attività di reparto e l’apertura di altri ambulatori dedicati, quali cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, valvulopatie e cardioncologia».
«L’impegno della dottoressa Scianaro nell’implementare servizi e prestazioni a vantaggio della comunità coincide con quello della direzione strategica – dichiara il direttore generale Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco – Il suo entusiasmo e la sua professionalità sono fondamentali per rafforzare il rapporto di fiducia tra azienda e cittadini e realizzare quell’integrazione ormai indispensabile tra medicina ospedaliera e territoriale che garantisce la cura e la presa in carico degli utenti».
