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Donazione multiorgano dopo il decesso di una donna di 43 anni presso il Vito Fazzi di Lecce

Una donna di 43 anni, purtroppo deceduta nel Reparto di Anestesia e Rianimazione del Vito Fazzi di Lecce a causa di un’emorragia cerebrale, ha compiuto un gesto di grande generosità: ha donato cuore, polmoni, fegato, reni e cornee. La decisione è stata presa dopo l’accertamento di morte encefalica, e i familiari della donna hanno dato il loro consenso alla donazione.

Il prelievo degli organi è stato possibile grazie al lavoro e all’impegno degli operatori del Reparto di Anestesia e Rianimazione, guidati dal Dott. Giuseppe Pulito, e del Gruppo operatorio, con il supporto di medici di diverse discipline e della Direzione medica del Vito Fazzi. La coordinazione ospedaliera del percorso di donazione organi e tessuti è stata affidata alla Dott.ssa Donatella Mastria.

Questo atto di grande generosità assume particolare significato in prossimità della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, che quest’anno si celebra il 14 aprile. È importante sottolineare che esistono diverse modalità per esprimere il proprio desiderio di donazione post-mortem.

La dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti può essere espressa al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità presso il proprio Comune di residenza. In alternativa, è possibile comunicare la propria scelta ad associazioni di volontariato come l’AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) o alla ASL di competenza, contattando l’ufficio preposto all’indirizzo donazioneorgani@asl.lecce.it. La Dott.ssa Maria Caterina Carbonara è la coordinatrice territoriale per la donazione organi e tessuti.

Oltre alla carta d’identità, è possibile compilare il tesserino del Centro Nazionale Trapianti o il tesserino blu del Ministero della Salute, oppure utilizzare una delle ‘donor card’ distribuite dalle associazioni di settore, da conservare nei propri documenti personali.

Il Direttore generale di ASL Lecce, Stefano Rossi, ha espresso profondo cordoglio e gratitudine ai familiari della donna per la loro scelta di donare vita a chi ne ha bisogno. Ha inoltre sottolineato che decidere di donare gli organi è un gesto di civiltà e umanità che offre speranza e vita a persone che altrimenti potrebbero perderla per sempre.

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