ASL Lecce: Protocollo di intesa Caritas Diocesana – ASL Lecce
È stato sottoscritto ieri mattina dal Direttore generale di ASL Lecce Avv. Stefano Rossi e da Sua Ecc. Mons. Michele Seccia il Protocollo di intesa “Assistenza sanitaria e socio-sanitaria a favore delle persone senza fissa dimora ed in condizioni di fragilità economica e sociale”.
Il Protocollo punta a potenziare percorsi integrati di consulenza ed assistenza in favore di persone senza fissa dimora e, in generale, di persone che si ritrovano in condizioni di indigenza e disagio sociale, garantendo loro servizi di consulenza e assistenza sanitaria primaria e specialistica e favorendo l’accesso ai servizi sanitari e sociosanitari.
In particolare, in continuità con quanto già in atto, la Caritas Diocesana di Lecce si impegna ad assicurare gratuitamente prestazioni di supporto e consulenza medica primaria e specialistica a tutte le persone target del protocollo, nelle sedi di Corte Gaetano Stella 14, presso la “Casa della Carità”, e in via Santa Maria dell’Idria 1 nei locali del complesso dei Missionari Vincenziani, dove i servizi sono erogati da medici, operatori e personale sanitario, tutti volontari.
ASL Lecce ha la funzione di promuovere percorsi integrati di consulenza e di assistenza sanitaria e socio-sanitaria attraverso il proprio sostegno e la propria collaborazione e la semplificazione dell’accesso ai servizi a gestione diretta.
Il protocollo distingue tra persone iscritte o iscrivibili al Servizio Sanitario Regionale e tra persone non iscritte.
Posto l’impegno generale della Caritas Diocesana di Lecce a visitare ed eventualmente offrire una prima consulenza medica tramite i propri presidi sanitari a tutte le persone bisognose, per la prima tipologia di pazienti la Caritas si impegna ad orientare, con il supporto del personale indicato e/o dedicato da ASL Lecce, e ad offrire una consulenza alle persone bisognose per consentire l’inserimento nel Servizio Sanitario Regionale con scelta del Medico di Medicina Generale /Pediatra di Libera Scelta del Distretto Socio sanitario di Lecce.
Una volta ottenuta l’iscrizione nella lista degli assistiti del SSR, i MMG/PLS garantiranno le prestazioni di assistenza primaria, così come previsto dalle normative nazionali e regionali.
Le persone non iscritte al Servizio Sanitario Regionale, non assistiti quindi da un MMG/PLS, potranno ottenere dalle strutture mediche della Caritas Diocesana di Lecce per:
-Consulenza medica primaria, con: visita medica, diagnosi e prescrizione della terapia farmacologica; fornitura o eventuale somministrazione del farmaco prescritto, se disponibile nell’ambulatorio della Caritas.
-Consulenza e assistenza specialistica integrata, garantita dai medici specialisti volontari presenti nei presidi sanitari della Caritas che provvederanno alla visita clinica e alla stesura di un piano terapeutico, come previsto dalle linee di indirizzo per la consulenza medica primaria.
Nell’ipotesi di prestazioni ritenute urgenti, quali visite specialistiche o prestazioni di diagnostica strumentale non fruibili presso gli ambulatori della Caritas Diocesana di Lecce, il medico di assistenza primaria o lo specialista di riferimento – a seconda del bisogno emerso dalle evidenze cliniche – potrà richiedere l’ammissione del paziente alle strutture della ASL Lecce, come ad esempio i “Centri Screening” e il “COrO” (Centro di Orientamento Oncologico).
“Questo protocollo è il rinnovo e il rilancio di un’attività di rilevanza sociale e sanitaria, già partita molti anni fa e a causa del Covid interrotta. È un presidio assistenziale a favore delle persone più fragili, come i senza tetto o come coloro che non sono iscritti al servizio sanitario nazionale. Tramite questo ambulatorio daremo assistenza sanitaria e socio-sanitaria e al tempo stesso cercheremo di indirizzare ad una corretta fruizione dei servizi e dei percorsi di cura della sanità pubblica” ha dichiarato il Direttore generale di ASL Lecce Avv. Stefano Rossi.
“Proseguiamo il percorso di collaborazione con ASL Lecce. Energia condivisa, capacità imprenditoriale ma anche pastorale. Ciò significa non solo idee ma sinergia di tutte le persone di buona volontà che sanno di dover gestire il proprio incarico con spirito di servizio e a favore della comunità” ha dichiarato Sua Ecc. Mons. Michele Seccia.