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Esodo medico nella sanità pubblica italiana: previsti 7.000 medici in meno nel 2024

Ogni anno, il Servizio Sanitario italiano perde risorse cruciali, e il trend sembra destinato a continuare nel 2024. Secondo Pierino Di Silverio, segretario nazionale di Anaao-Assomed, il sindacato dei medici e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale, se si basa sui dati degli anni precedenti, è possibile stimare che nel 2024 ben 7.000 medici lasceranno il servizio sanitario pubblico.

La fuga di medici non è l’unico problema della sanità pubblica italiana; l’attrattività del sistema è in forte declino. “Uno specchio della situazione è anche dato da chi decide di entrare nel sistema pubblico”, sottolinea Di Silverio. Molte borse di studio per le specializzazioni rimangono senza candidati, evidenziando una mancanza di interesse per l’ospedale pubblico.

Il sindacato ritiene che il governo Meloni non abbia fornito risposte adeguate su questi fronti. Nonostante la rilevanza dei professionisti sanitari, la Manovra presenta solo 80 euro per gli straordinari finalizzati all’abbattimento delle liste d’attesa. Inoltre, il finanziamento di 2,3 miliardi per il rinnovo del contratto dei medici rappresenta un aumento netto di circa 150-160 euro al mese, mentre vengono stanziati fondi al privato accreditato.

Di Silverio sottolinea la mancanza di risposte sullo scudo penale, che durante la pandemia era stato attivato a costo zero, e la richiesta di 300 milioni per la specificità della medicina rimane senza soddisfazione.

Il quadro delineato da Di Silverio evidenzia le sfide significative che la sanità pubblica italiana sta affrontando, richiedendo interventi mirati per preservare e rafforzare il sistema sanitario nazionale.

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