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“Dobbiamo morire in silenzio?”: la denuncia di una paziente sul gruppo Facebook “Vivere Lecce”

Raccogliamo la denuncia di una paziente oncologica, postata pochi giorni fa sul gruppo Facebook “Vivere Lecce”. Secondo il racconto, la donna, dopo essersi rivolta ad un laboratorio analisi, avrebbe ottenuto come prima disponibilità, gennaio. Solo rivolgendosi ad un Poliambulatorio sarebbe riuscita, eccezionalmente, a mettersi in coda per l’accettazione.

Ancora una volta Puglia Sanità torna ad occuparsi di liste d’attesa e questa volta lo fa raccontando la testimonianza di una paziente oncologica che, questa mattina, tramite un post sul gruppo Facebook “Vivere Lecce” ha ribadito quanto noi già denunciamo da tempo: la sanità pubblica non più riesce a rispondere alle urgenze dei pazienti.

La donna racconta di essersi rivolta ad un laboratorio analisi per effettuare un Emocromo prescritto dal suo medico oncologo e di non essersi potuta sottoporre alle analisi del sangue poiché il laboratorio avrebbe esaurito il budget. Cosicché la paziente avrebbe ottenuto come prima periodo di prenotazione disponibile, gennaio.

Tuttavia, come è facile immaginare, la sua malattia e l’urgenza della prescrizione le impediscono di attendere un lasso di tempo così ampio. Pertanto, secondo quanto riportato dalla donna nel post, avrebbe deciso di rivolgersi al Poliambulatorio. Anche in questo caso però c’è un iter ben preciso da seguire: telefonare, prenotare e sperare per il meglio.

La paziente però non si arrende, esibisce la sua disability card e chiede alla Oss di turno di poter effettuare l’emocromo anche senza prenotazione, vista l’urgenza. Dal racconto postato sui social, con tensione l’operatrice, probabilmente inasprita dalle molteplici altre richieste, consegna alla donna il numeretto per l’accettazione.

“Devo ringraziare la Oss. Nonostante la situazione difficile è stata gentile ed educata. Però mi chiedo noi ‘poveri cristi’ che dobbiamo fare accertamenti urgenti dobbiamo fare un voto a Sant’Oronzo o moriamo in silenzio senza dare fastidio?”.

 

La nostra redazione è a disposizione di tutti.

Se gli organi competenti hanno qualcosa da dire in merito, siamo disponibili ad ascoltare per diritto di replica.

 

Articolo di Giulia De Nigris

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