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Payback sanitario: parla il presidente di Confindustria Dispositivi Medici Massimiliano Boggetti

Il dibattito sul payback, il meccanismo che impone alle aziende produttrici di dispositivi medici di restituire il 50% delle spese in eccesso sostenute dalle Regioni, continua a tenere banco nel panorama sanitario italiano. Introdotto nel 2015 ma applicato solo nel 2022 col decreto Aiuti bis, il payback ha suscitato una forte opposizione da parte delle imprese e delle associazioni di categoria.

Il presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti, ha dichiarato a Fortune Italia che il payback è considerato dalle imprese “una tassa di 2 miliardi di euro”, rappresentando un peso insostenibile, soprattutto in un momento critico per il settore. Secondo le imprese del settore sanitario, questa misura rischia di mettere in ginocchio molte aziende e avere ripercussioni negative sull’approvvigionamento del Servizio Sanitario Nazionale.

Boggetti sottolinea che in un Paese con una delle tassazioni più alte al mondo per le aziende, l’imposizione di una tassa specifica rende le aziende meno competitive a livello internazionale. Il payback, secondo Boggetti, mette a rischio un settore strategico per la salute dei cittadini.

Il presidente di Confindustria Dispositivi Medici evidenzia che la restituzione del 50% delle spese comporterebbe gravi rischi per l’intero settore della salute, tra cui la carenza di dispositivi medici negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Questo rischio potrebbe colpire in modo significativo le fasce più deboli della popolazione, impoverendo ulteriormente un servizio sanitario già fragile.

Il Governo, di fronte alle pressioni delle associazioni di categoria, ha prorogato più volte il termine per il versamento dei contributi del payback. Inoltre, con il Decreto Bollette del 30 marzo 2023, è stato istituito un fondo da 1.085 milioni di euro per limitare l’onere a carico delle imprese non coinvolte in contenziosi. Tuttavia, Boggetti sottolinea che le imprese ritengono insufficienti tali misure.

Boggetti conclude esprimendo fiducia che il buon senso prevalga e che il Governo trovi una soluzione per superare il payback, considerato un “suicidio economico” che minaccia un comparto strategico per la salute e potrebbe portare alla chiusura di numerose piccole aziende che forniscono materiali sanitari fondamentali negli ospedali. La speranza è che, con la volontà politica, si possa trovare una strada per superare questa controversia nel prossimo futuro.

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